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Il dramma

Omicidio a Martinengo, arrestata una donna di 46 anni: il marito ucciso con almeno 10 coltellate fotogallery video

Il delitto in via Cascina Lombarda, ai confini del paese. La donna soffriva di problemi psichici e nemmeno 24 ore prima era stata visitata in ospedale a Treviglio

Martinengo. Ha preso un coltello da cucina, ha raggiunto il marito in camera da letto e lo ha ucciso, colpendolo sul corpo e alla gola con almeno una decina di fendenti. È successo giovedì sera 25 gennaio a Martinengo. A scoprire la tragedia i carabinieri della Compagnia di Treviglio che intorno alle 23,30 hanno raggiunto l’abitazione della coppia, una villetta unifamiliare di via Cascina Lombarda, dopo aver ricevuto una richiesta d’intervento al numero unico di emergenza al “112”.

Arrivati sul posto, i militari hanno identificato in Caryl Menghetti, 46 anni, originaria di Vercelli, la responsabile del drammatico gesto compiuto verso il marito Diego Rota, falegname di 56 anni, titolare di una ditta specializzata nella riparazione e creazione di mobili su misura. L’arma del delitto è stata individuata e sequestrata, così come l’immobile.

Al momento non sono emersi elementi che possano ricondurre l’omicidio a pregressi episodi di maltrattamenti in famiglia. Secondo una prima ricostruzione, non c’erano particolari problemi all’interno del rapporto di coppia, ma la donna nell’ultimo periodo aveva vissuto delle difficoltà lavorative e personali che avevano inciso in maniera rilevante sul suo stato emotivo. Fragilità di tipo psichico: allucinazioni, pensieri ossessivi. Alcuni dei quali, forse, rivolti proprio verso il marito.

In passato, Caryl Menghetti aveva gestito un’attività di estetista in via Isonzo a Romano di Lombardia e un chiosco all’interno del Parco Suardi a Bergamo. Nell’ultimo periodo, però, pare si fosse allontanata dagli impegni lavorativi a causa del suo disagio. La donna, che non risulta in cura presso alcun Cps (Centro psico-sociale), nelle 24 ore precedenti il delitto era stata visitata e poi dimessa con una terapia farmacologica dall’ospedale di Treviglio, che sul caso preferisce non rilasciare dichiarazioni. Già nel 2020 era stata ricoverata nel reparto di psichiatria della stessa struttura.

La figlia della coppia, di 5 anni, è stata affidata ai nonni su disposizione della Procura dei Minori di Brescia. Al termine delle attività d’indagine, coordinate dal Pubblico Ministero Laura Cocucci, la donna è stata arrestata senza opporre resistenza ed è stata portata in carcere a Bergamo.

 

Poche parole dai vicini, profondamente scossi. “Non li conoscevo personalmente, ma mi sembravano persone assolutamente tranquille, silenziose – racconta una ragazza -. Quando sono tornata a casa stanotte ho visto l’ambulanza e i carabinieri. Mai e poi mai mi sarei aspettata un epilogo del genere”.

“Stavo andando dalla madre di Caryl a chiedere cosa fosse successo nella loro via – confida una donna, che in passato dice di avere svolto dei mestieri nella villetta di famiglia a Martinengo -. Quando ho letto l’articolo sui giornali non potevo crederci”.

“Una tragedia”, l’ha definita la madre della donna sulla soglia del cancello di casa, senza rilasciare ulteriori dichiarazioni. La famiglia si è comprensibilmente stretta nel silenzio.

 

Omicidio a Martinengo: moglie accoltella il marito
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