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Dal ministero dell'università

Giorgio Berta nominato presidente del Politecnico delle Arti di Bergamo

Giorgio Berta, 63 anni, commercialista e presidente della Fondazione Donizetti, è stato scelto dal Ministero tra una terna di candidati proposti dal consiglio direttivo del Politecnico delle Arti di Bergamo

Bergamo. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha nominato Giorgio Berta presidente del Politecnico delle Arti di Bergamo. Giorgio Berta, 63 anni, commercialista e presidente della Fondazione Donizetti, è stato scelto dal Ministero tra una terna di candidati proposta dal consiglio direttivo del Politecnico delle Arti di Bergamo.

“Sono molto contento per questo incarico, ringrazio il Ministro Anna Maria Bernini e la senatrice Alessandra Gallone, referente Afam (acronimo di Alta formazione artistica musicale) – afferma Giorgio Berta -. Un ringraziamento va anche a chi mi ha proposto, alla direttrice del Politecnico Daniela Giordano e al direttore dell’Accademia Carrara Francesco Pedrini e a tutto il consiglio direttivo. Non ho ancora preso contatto, ma nei prossimi giorni avrò modo di incontrare e di confrontarmi con loro. Il mio compito sarà quello di individuare punti di contatto e sinergie per un maggiore sviluppo di questa neonata realtà”.

Un pensiero va anche ai giovani. “L’ambiente è sicuramente molto stimolante, mi piace stare con gli studenti e con i giovani e aiutarli a crescere al meglio nella loro formazione professionale, vedremo anche di creare occasioni ed opportunità perché possano esprimere, non solamente a Bergamo, ciò che hanno imparato e maturato al Politecnico delle Arti”.

GALLONE: “BERTA, FIGURA CAPACE CON DOTI MANAGERIALI”

“Ringrazio il Ministro Bernini che, dopo aver analizzato una serie di elementi, ha ratificato la scelta di Giorgio Berta a presidente del Politecnico delle Arti di Bergamo – afferma la senatrice bergamasca Alessandra Gallone e referente Afam -. Berta è una figura qualificante, ha tutte le caratteristiche per trasportare questo nuovo Politecnico delle Arti di Bergamo, il primo in Italia, che vede fondersi due grandi e illustri istituzioni come il Conservatorio di Bergamo e l’Accademia Carrara, in un’unica goverance. Una sfida che richiede una figura capace, doti manageriali, grande passione per il mondo artistico e musicale: Berta racchiude tutte queste caratteristiche e penso possa fare un buon lavoro”.

“Questa nuova struttura che raccoglie l’eredità dell’Accademia Carrara e del Conservatorio di Bergamo è una grande opportunità per attrarre studenti internazionali, in particolare dall’Asia, in città – prosegue Gallone -. A questo si aggiunge un’interessante occasione di contaminazione con il mondo universitario. Le figure che potrà formare il Politecnico delle Arti di Bergamo sono molto ricercate e differenti tra loro, potranno affiancarsi ad altri professioni in diversi campi dal design all’ingegneria fino alla medicina”.

GIORDANO: “IL MONDO DELL’ISTRUZIONE GUARDA A BERGAMO”

“La nomina del dottor Berta a presidente del Politecnico delle Arti di Bergamo rappresenta una grande opportunità vista l’esperienza, la professionalità, la sua passione e simpatia per l’arte e la musica, per il suo importante ruolo al Teatro Donizetti – afferma Daniela Giordano, direttrice del Politecnico delle Arti di Bergamo -. Siamo al primo anno dopo la fusione con due importanti, illustri e storiche istituzioni bergamasche ed è tutto da costruire, tutto deve ancora prendere forma. Bergamo può diventare un punto di riferimento a livello nazionale, proprio ieri a Roma mi sono accorta che abbiamo tutti gli occhi puntati addosso per vedere che cosa succederà a Bergamo. Con il dottor Berta sono sicura che potremo costruire qualcosa di nuovo e di bello. Guardando al futuro non posso che salutare e ringraziare il professor Michele Guadalupi per il contributo che ha dato in questi anni”.

PEDRINI: “CI ATTENDONO NUOVE SFIDE”

“Siamo molto felici della nomina di Giorgio Berta alla presidenza del nostro Politecnico delle Arti – commenta Francesco Pedrini, direttore dell’Accademia Carrara e vice direttore del Politecnico -. Berta è una personalità di spicco della nostra città, un profilo alto per la cultura, presidente della Fondazione Donizetti: siamo molto soddisfatti della scelta del Ministro Bernini. Naturalmente ringraziamo Michele Guadalupi per il lavoro svolto finora, anche se oggi siamo chiamati a scrivere una nuova pagina. Ci attendono nuove sfide come la ricerca di nuovi spazi e nuove sedi visto l’incremento delle iscrizioni. Credo che la scelta fatta dal Ministero vada proprio in questa direzione: la persona giusta al posto giusto”.

CHE COS’È IL POLITECNICO DELLE ARTI

L’Istituto Superiore di Studi Musicali “Gaetano Donizetti” di Bergamo, che nasce nel 1806 per volontà di Johann Simon Mayr e che vanta fra i primissimi allievi proprio Gaetano Donizetti, e l’Accademia di Belle Arti di Bergamo, che nasce nel 1794 quando il conte e collezionista Giacomo Carrara fonda la Scuola di pittura e la Pinacoteca, si trasformano, dal primo gennaio 2023, in Politecnico delle Arti.

La lunga storia che ha trasformato nel 1958 le “Lezioni caritatevoli di Musica” prima in “Civico Istituto Musicale Gaetano Donizetti” e nel 2006 in “Istituto Superiore di Studi Musicali” vede l’Istituzione fondersi con la storica Accademia di Belle Arti “Giacomo Carrara”.

L’idea di fusione nasce alcuni anni fa, esattamente nel 2015, da una esigenza, indicata dal Comune di Bergamo, di contenere le spese di mantenimento delle due importanti realtà bergamasche.

Il progetto, che inizialmente aveva come scopo la pianificazione e la riduzione di alcuni capitoli di spesa, come risultato ad esempio, dell’unificazione degli organi statutari, si è ampliato, al fine di migliorare la qualità, l’efficienza, l’efficacia dell’attività didattica e gestionale, la razionalizzazione e, non per ultimo, l’ottimizzazione dell’utilizzo delle strutture e delle risorse.
Il Politecnico delle Arti, così come previsto dalla legge 508 del 1999, offre al territorio un’offerta formativa AFAM completa e unica, ponendosi in posizione di attrattività per il sistema regionale con un rilevante bacino di utenza, oltre a permettere l’aggregazione in un unico soggetto giuridico del Conservatorio e dell’Accademia, come garanzia di maggiore efficienza ed efficacia economica del sistema, sostenibile anche nel lungo periodo.

La fusione per incorporazione tra l’Istituto Superiore di Studi Musicali e l’Accademia di Belle Arti porta a collaborazioni significative nell’ambito della didattica. Il quadro d’insieme delle attività formative degli insegnamenti obbligatori e facoltativi predisposti nei piano di studi configura un percorso formativo di alto profilo professionale.

 

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