Bergamo. Quest’anno l’Atalanta non si è mai trovata costretta a dover fare contemporaneamente a meno di Ademola Lookman e Teun Koopmeiners. Sabato (27 gennaio alle 15 al Gewiss Stadium) contro l’Udinese per Gian Piero Gasperini si presenterà una situazione nuova e non facile da affrontare, perché l’assenza dei due giocatori più creativi dell’attacco nerazzurro, utilizzati in maniera costante come esterni del 3-4-3 implementato in questa prima parte di anno, è una tegola con cui indubbiamente bisogna fare i conti.
Mola sarà infatti impegnato negli ottavi di Coppa d’Africa con il Camerun (proprio lo stesso giorno, alle 20), Koop ha rimediato una ferita alla caviglia in allenamento che ha richiesto dei punti di sutura. Nulla di grave né di lungo, ma è un’assenza che sposta. Inevitabile.
Lo stato di forma e fiducia di Aleksey Miranchuk offre ampie garanzie dal punto di vista delle alternative e considerando anche le altre carte a disposizione per l’attacco – compresi Pasalic e Muriel, armi spendibili anche dalla panchina – il problema un po’ si ridimensiona, ma resta comunque una situazione relativamente nuova da affrontare. Anche storicamente.
Escludendo la solita trasferta contro il Rakow di dicembre e la sfida interna di Coppa Italia con il Sassuolo, con il turnover esercitato da Gasperini, in stagione non era mai successo che le due ‘ali’ del tridente offensivo – anche se spesso Koopmeiners ha agito da trequartista con Lookman da seconda punta nel ‘triangolo’ – mancassero contemporaneamente. Contro la Lazio lo scorso 8 ottobre entrambi partirono dalla panchina, per poi subentrare nel secondo tempo.
Nell’unica partita saltata da Koopmeiners, il 22 ottobre contro il Genoa, il numero 11 ex Leicester e Fulham segnò il gol decisivo per sbloccare il conto (finì 2-0). E da quando Mola è in Coppa d’Africa, Koop si è scatenato con 4 gol nelle ultime 3 partite.
Estendendo il discorso alla stagione 2022/23, è successo solo nella trasferta sul campo del Napoli dell’11 marzo che né Koopmeiners né Lookman fossero protagonisti. L’olandese per infortunio, il nigeriano per scelta tecnica: giocò solo pochi minuti sul 2-0, a gara di fatto già chiusa. La settimana dopo, contro l’Empoli, Mola giocò un quarto d’ora.
Era un’altra Atalanta, era anche un altro gioco. E lo stesso ex AZ Alkmaar aveva un ruolo radicalmente diverso rispetto alla stagione in corso. Ecco perché, inevitabilmente, non avere le due principali scintille, nonché i due migliori realizzatori con 7 gol, pari con De Ketelaere, cambia le carte in tavola nel reparto offensivo.
Poteva sicuramente andare peggio: la difficoltà della partita non è alta, considerando il momento non straordinario che attraversa la squadra di Cioffi, che ha vinto solo una delle ultime 10 partite. All’andata però la Dea incappò in una giornata storta, finita per costare un pareggio ottenuto in extremis grazie al guizzo di Ederson nel recupero. È stata probabilmente la peggior prestazione stagionale, se non una delle peggiori. E per questo c’è anche un senso di rivalsa non indifferente. E questo resta a prescindere dalle assenze.
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