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Bergamo

Zonizzazione acustica e aeroporto, il Consiglio si infiamma. Ceci: “Anche Bruni disse no all’espansione illimitata”

L'assessore Zenoni: "I limiti in termini di voli e di movimenti, anche notturni, non sono decisi dal Comune". E arriva anche la mozione di ritiro della delega alla pace dell'assessore Marchesi, a firma Paganoni

Bergamo. Affidamento quinquennale in housing providing per Atb per la gestione di tutti i servizi della sosta, la rivisitazione della zonizzazione acustica, il rinnovato patto di amicizia tra Bergamo e Brescia e la richiesta, l’ordine del giorno urgente a firma Simone Paganoni (Patto Civico) di ritirare la delega “alla pace” all’assessore Marzia Marchesi. Così si snoda la prima seduta dopo le festività invernali del Consiglio Comunale di Bergamo, con una discussione che si accende soprattutto quando si parla del piano di zonizzazione acustica e delle connessioni con l’aeroporto e che vede la maggioranza divisa sul tema che vede chiamato in causa uno degli assessori della Giunta Gori.

Atb e i servizi di sosta

Un affidamento annuale ad Atb, convertito ora in un periodo di cinque anni, rinnovabile per altrettanti, con un processo definito di housing providing che vedrà la società partecipata del Comune di Bergamo conferire un canone annuale di 1 milione e 650mila euro e l’amministrazione conferire alla stessa, per il servizio di videosorveglianza urbana, 430mila euro. Un contributo non certo relativo al trasporto pubblico locale, ma alla gestione della sosta su strada, dei parcheggi in struttura, della stazione e dell’Urban Center, della segnaletica stradale, delle telecamere delle Ztl, del telecontrollo delle targhe e del bike sharing. Nel quadro generale, come ha sottolineato l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni, gli introiti per la sosta all’ex Dogana, che nel 2023 hanno raggiunto quota 4 milioni, in linea con il periodo pre Covid e necessari per sostenere le attività di Atb. Delibera votata all’unanimità, con astensione della minoranza e con il richiamo della Lega a cercare di trovare una soluzione alla “fame di parcheggi” dei cittadini e non che faticano a trovare posti per le loro auto.

Zonizazzione acustica, meno rumore sulla città

Il Consiglio Comunale cittadino ha riservato spazio anche alla delibera portata in Commissione solo qualche giorno dedicata al tema della zonizzazione acustica, che fissa paletti fondamentali per il futuro e la tutela della città, mettendo a disposizione anche diversi strumenti di valutazione preventivi che potranno fare in modo che ogni nuovo insediamento sia rispettoso del contesto che lo circonda.

I principali aggiustamenti hanno riguardato soprattutto scuole ed edifici sensibili, tutti “promossi” dall’area 2 all’area 1, ad eccezione della Scuola dell’Infanzia Tito Legrenzi che passa dalla 3 alla 2, in quanto la norma non prevede la possibilità del doppio salto di classe. Maggiori tutele anche per le strutture sanitarie, dall’ospedale Papa Giovanni XXIII alla Casa di cura San Francesco, fino alle Humanitas Gavazzeni e Castelli. Grande attenzione è stata riservata alle zone della città maggiorente interessate dall’attività dell’aeroporto, le stesse che a fine novembre sono state coinvolte nella zonizzazione aeroportuale: tre gli scenari previsti, con le zone A, B e C che prevedono rispettivamente livelli di decibel tra 60 e 65, fino a 70 e fino a 75. Bergamo ha una porzione di territorio che rientra nella zona B, mentre la restante parte ricade in fascia A: la prima corrisponde alla quinta categoria comunale (aree prevalentemente industriali), la seconda alla quarta (aree di intensa attività umana).

“Le aree residenziali sono state quasi completamente escluse dalla zonizzazione aeroportuale, ad esclusione di alcuni edifici Aler e di un’abitazione  di via dei Prati – ha ricordato l’assessore Stefano Zenoni –. In sede di commissione avevamo chiesto l’esclusione delle parti abitate della città dalla zona sopra i 60 decibel: per Colognola ce l’abbiamo fatta, per Campagnola invece la richiesta è stata rigettata ed è quindi rimasta quella piccola porzione a Sud del quartiere dove insistono un paio di numeri civici e un asilo che già in passato era stato oggetto di interventi di mitigazione acustica”.

Polemica con tanto di sospensiva per l’ordine del giorno collegato, presentato dalla Lega e a firma Luisa Pecce, che invita l’amministrazione a dare vita a incontri pubblici di confronto con i cittadini, a pensare a soluzioni condivise, a chiarire i tempi e a darsi come obiettivo a lungo termine la riduzione, rispetto ai valori attuali, dell’esposizione all’inquinamento acustico per tutte le zone e ad assicurare il posizionamento delle previste nuove centraline di rilevamento.

Pronta risposta dell’assessore Zenoni: “La zonizzazione è il primo e centrale strumento di controllo dell’aeroporto e ci tengo a dire che la limitazione in termini di voli o di movimenti non sussiste in estrema ratio. E dico anche che i limiti stabiliti non sono stati stabiliti dal Comune di Bergamo, come le restrizioni anche rispetto ai voli notturni, ma dagli organismi nazionali”.

Una nota polemica sollevata da Oriana Ruzzini, APF, che fa notare l’incongruenza politica tra le posizioni della minoranza e le parole del candidato sindaco del centrodestra Andrea Pezzotta: “Bene che si sia arrivati alla zonizzazione acustica comunale e soprattutto aeroportuale, ora vogliamo che il Comune vigili affinché Sacbo rispetti i limiti stabiliti. L’odg della destra non è votabile perché contiene molte inesattezze, ma ne presenteremo uno condiviso, affrontando tutte le criticità dell’aeroporto. Una nota politica: non si comprende come la destra che presenta Odg sull’impatto aeroportuale sostenga un candidato sindaco che, come prima dichiarazione politica sulla visione di città, dica che “Il futuro passa dalla crescita del nostro aeroporto, il vero motore che ha creato movimento”. Noi crediamo che non sia tollerabile alcuna crescita in termini di aumento del numero dei voli, siamo a saturazione. L’aeroporto è un’ infrastruttura necessaria ma anziché ampliare e aumentare ulteriormente i voli, Sacbo lavori per offrire un servizio sempre più di qualità e per ridurre l’impatto”.

“Inviare Sacbo a fornire un piano per monitorare la situazione, pensare a soluzioni adeguate e a incontri pubblici per favorire la partecipazione da parte dei cittadini”, spiega Ida Tentorio (Fratelli d’Italia). “Lo sviluppo dell’aeroporto non prescinde dal tema della salute e dal rispetto per il benessere della vita dei residenti – così Gianfranco Ceci, Forza Italia -. Se è una risorsa, non può però nemmeno crescere incondizionatamente, all’infinito. Deve crescere in maniera qualitativa e non quantitativa, e vanno eliminati i voli notturni. Anche lo stesso sindaco Bruni aveva individuato il numero dei voli che non poteva essere superato, ovvero 68.570 movimenti annui, senza compromessi. Così dicevano all’allora anche gli stessi dirigenti di Sacbo: “Orio è una risorsa finita, che non può crescere in maniera indeterminata”. Nessuno discute che l’aeroporto non sia una risorsa, ma la soluzione va trovata tra la valorizzazione della stessa e la compatibilità con salute e rumore. Serve una presa di coscienza da parte di tutti, maggioranza e minoranza, degli effetti che la gestione troppo allargata dell’aeroporto può avere sulla vita dei cittadini, soprattutto di chi abita nei quartieri di Campagnola e Colognola”.

Ritiro della delega all’assessore Marzia Marchesi

Mozione di ritiro della delega alla pace dell’assessore Marzia Marchesi, a firma Simone Paganoni (Patto Civico): “Un comunicato del Coordinamento Provinciale vergognoso, che tradisce il senso del Giorno della Memoria, vergognoso. Il 10 gennaio si è superato ogni limite paragonando il significato del 27 gennaio e dell’unicità della Shoah alla terribile guerra in atto tra Israele e i terroristi di Hamas a Gaza. L’assessorato alla Pace finanzia i datteri ma tace sugli stupri e centinaia di morti. Un assessorato unilateralmente coordinato e un assessore che non fa il mea culpa, mette un like ad un commento specifico, non a quello in cui si invita al cessate al fuoco. Il Comune non merita un assessore alla Pace così”.

“L’assessorato alla Pace ha sempre lavorato per allontanare l’istigazione all’odio, alle guerre, a tutti gli atti terroristici, in particolare a quelle dimenticate – la replica di Marchesi –. Per questa guerra chiediamo il cessate il fuoco come il Papa sta facendo da mesi. Per un automatismo il Coordinamento ha inserito anche il logo del nostro Comune nella locandina, ma la nostra amministrazione non ha organizzato nessun presidio, perché il 27 celebriamo il Giorno della Memoria. E credo che il senso di questo giorno sia quello di non dimenticare, senza mai lasciare spazio all’indifferenza o alle guerre. Mi impegno personalmente a proporre al Coordinamento un uso discriminato del logo e a introdurre il parere del direttivo prima dell’utilizzo dello stesso”.

Ordine del giorno urgente respinto.

 

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