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Sì al “Distretto del cibo Bergamo valli e laghi”: Bergamo capofila insieme a 196 Comuni e 25 aziende agricole

Da Regione Lombardia l'ok ufficiale al progetto. Il sindaco Gori: "Il nostro Comune ha voluto porsi alla testa di questo processo di valorizzazione, costruendo una propria Food Policy e nel frattempo realizzando un’alleanza virtuosa con la provincia e i territori interni"

Bergamo. Il distretto, costituito da una società cooperativa voluta da 25 soggetti, tra cooperative, consorzi e aziende agricole, ha già prospettive di un ulteriore consolidamento visto che attualmente sono 130 le preadesioni di altre realtà che vogliono partecipare. Capofila del progetto è il Comune di Bergamo. Il riconoscimento regionale è passaggio necessario per costruire personalità giuridica al Distretto, che ora si candida a punto di riferimento non solo locale per quel che riguarda i temi dell’enogastronomia di un territorio ricco e variegato come quello di Bergamo e provincia.

“La costituzione ufficiale del “Distretto del cibo valli e laghi” – commenta il sindaco Giorgio Gori – è il punto di arrivo di un percorso lungo e impegnativo – transitato attraverso il G7 dell’agricoltura, i festival “Agricultura e diritto al cibo”, il riconoscimento di Bergamo come Città creativa Unesco per la gastronomia – e nel contempo il punto di partenza per ulteriori pratiche di valorizzazione del patrimonio agroalimentare ed enogastronomico del nostro territorio. Bergamo, in questi ultimi anni, ha scoperto di poter offrire molto sotto questo aspetto, grazie alla ricchezza straordinaria della propria filiera lattiero-casearia, alle produzioni di vino (le più note quelle del Valcalepio e del Moscato di Scanzo) e tanti altri prodotti agroalimentari di qualità. Il Comune di Bergamo ha voluto porsi alla testa di questo processo di valorizzazione, costruendo una propria Food Policy e nel frattempo realizzando un’alleanza virtuosa con la provincia e i territori interni, di cui si è fatto carico come ente promotore e regista insieme ad altri importanti soggetti del territorio (da Regione Lombardia a Slow Food, da Coldiretti all’associazione Cheese Valleys). La costituzione del nuovo Distretto del Cibo rafforza questa alleanza – prioritariamente finalizzata a sostenere le produzioni agroalimentari dei territori collinari e montani, dove fare agricoltura è di gran lunga più difficile – e consentirà di realizzare politiche e azioni di concreta efficacia a favore delle aziende e dei territori coinvolti.”

Il “Distretto del cibo Bergamo valli e laghi” interessa 196 i comuni della provincia ( tutto l’arco che va da Pontida sino a Sarnico a nord dell’autostrada) e rappresenta  le diverse filiere – dal latte ai formaggi, dalle carni ai salumi, dalla frutta al miele, dal vino ai cereali fino all’agribirra -, tanti prodotti caratterizzati da qualità e identità.

“L’accreditamento del nuovo “Distretto del Cibo di Bergamo, delle Valli e dei Laghi” – afferma il consigliere regionale Giovanni Malanchini – è una notizia importante per l’agricoltura bergamasca e lombarda. É frutto di un lavoro condiviso, di un gioco di squadra a livello territoriale e di un lungo percorso che ha attraversato le difficoltà della pandemia senza mai perdere di vista l’interesse comune. Sono soddisfatto della forte collaborazione che si è instaurata in questi anni e di aver contribuito a raggiungere questo risultato. Il nuovo distretto bergamasco, sarà uno strumento fondamentale per realizzare politiche agricole finalizzate a promuovere la qualità e la salubrità dei nostri prodotti e per sostenere il miglioramento dei processi produttivi che possano renderla sempre più sostenibile. In questi giorni il Consiglio regionale della Lombardia sta approvando una nuova legge, della quale sono primo firmatario, a sostegno dell’azione fondamentale dei distretti, che la Regione intende valorizzare e promuovere.”

Ha espresso soddisfazione anche Raoul Tiraboschi vice presidente di Slow Food e coordinatore delle politiche locali del cibo per il comune di Bergamo, che ha seguito fin dai primi passi la creazione del Distretto: “Con il decreto regionale si chiude il percorso di costituzione del Distretto e inizia quello operativo che vedrà coinvolte le realtà produttive che avranno la possibilità di costruire progettualità condivise, che vadano a beneficio diretto dei produttori locali, delle comunità di appartenenza , della valorizzazione delle filiere corte a basso impatto ambientale, della tutela della biodiversità e degli ecosistemi, andando oltre la logica della semplice promozione territoriale. Il nostro distretto, dopo l’incontro tenutosi di recente ad Arezzo, sarà chiamato dal 21 marzo alla assemblea nazionale della consulta dei distretti del cibo che si terrà tra Torino e l’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo, in particolare per confrontarsi su tre tematiche fondamentali: la relazione tra il paesaggio rurale e il turismo enogastronomico, il contrasto agli sprechi alimentari, i mercati quali hub enogastronomici e luoghi d’incontro delle politiche distrettuali. Il confronto nazionale con distretti storici e strutturati sarà molto importante in questa fase di avvio delle attività progettuali, soprattutto in vista dei bandi previsti nei prossimi mesi”.

“Apprendiamo con entusiasmo – commenta Francesco Maroni, Presidente del neonato distretto – che la Regione Lombardia abbia ufficialmente riconosciuto e confermato il distretto del cibo di Bergamo Valli e Laghi. Un lavoro lungo 3 anni, per il quale ringrazio tutte le aziende, associazioni e istituzioni che hanno collaborato e supportato il nostro percorso. Questo riconoscimento rappresenta un passo cruciale per la gastronomia Orobica: il Distretto sarà uno strumento ottimizzante per interventi e progettazioni tra pubblico e privato, e contribuirà così allo sviluppo del settore gastronomico, in particolare nelle nostre zone montane. Bergamo e le Orobie sono ora chiamate a intraprendere un significativo percorso di valorizzazione, uniti nel far emergere le specialità e le peculiarità della nostra terra. Mi sento onorato di presiedere questo impegno e di guidare questo gruppo di imprenditori. Confido che il nostro lavoro porterà a risultati straordinari nei prossimi anni”.

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