• Abbonati
Ai domiciliari

Nuovo rinvio del processo, l’avvocatessa bergamasca Rita Duzioni resta bloccata in Kenya

Era stata bloccata perché, mentre lei si trovava in Italia, uno dei suoi cani a Malindi in Kenya aveva azzannato il polpaccio della manager di Briatore. Nonostante Duzioni abbia risarcito, il suo passaporto resta sotto sequestro

Udienza rinviata al prossimo lunedì 29 gennaio. Così l’avvocatessa bergamasca Rita Duzioni è di nuovo bloccata in Kenya, il suo passaporto dalla scorsa fine di dicembre si trova sotto sequestro negli uffici della polizia turistica.

È accusata di omessa custodia di animali in quanto, nell’aprile 2023, quando lei si trovava in Italia, uno dei suoi 5 cani adottati durante i frequenti soggiorni a Malindi, ha azzannato il polpaccio di Chetrin Gelmi, manager del resort “Lion in the sun”, di proprietà di Flavio Briatore.

Una delle guardie locali che si occupano di controllare l’appartamento dell’avvocatessa e di suo marito ha inavvertitamente lasciato aperto il cancello e l’animale ha attraversato la strada proprio mentre la Gelmi passeggiava insieme al suo cane libero, senza guinzaglio. La donna avrebbe cercato di mandarlo via per paura che attaccasse, rimediando un morso, 10 punti di sutura e 10 giorni di prognosi.

Rita Duzioni, informata del fatto, ha effettuato un bonifico di 400 euro per risarcire il danno. Poi, nel mese di dicembre, è tornata in Kenya per le vacanze e quando è venuta a sapere che la polizia turistica la stava cercando, si è presentata spontaneamente negli uffici perché convinta che gli agenti volessero ulteriori informazioni rispetto a quanto accaduto.

Invece è stata arrestata e il suo passaporto è stato sequestrato. Ha versato altri 400 euro in favore della Gelmi e altro denaro per pagare la cauzione e tornare libera. Si fa per dire, perché dal 28 dicembre è impossibilitata a lasciare il Kenya e, senza documenti, non può nemmeno circolare per Malindi in quanto, se venisse fermata per un controllo, risulterebbe priva di documenti rischiando un nuovo arresto.

La legale è disperata, si è rivolta alla procura di Bergamo presentando una denuncia per estorsione nei confronti del legale della Gelmi il quale, a dire dell’avvocatessa, a margine di un’udienza le avrebbe mostrato un foglietto riportante la cifra richiesta per la conciliazione: 20mila euro. Che Duzioni si rifiuta di versare.

Si è anche rivolta al consolato. Che le ha risposto: “Non è possibile per una rappresentanza diplomatica intervenire nel merito dei confronti della Magistratura locale ma, in base alla normativa nazionale e internazionale, può entrare in gioco solo in caso palese diniego di giustizia. Tuttavia, nel caso in cui i tempi dovessero protrarsi ulteriormente, l’ambasciatore valuterà in via eccezionale di scrivere al Magistrato affinché si esprima il più velocemente possibile, adducendo anche la circostanza che lei è una professionista e che in Italia ha impegni di lavoro da rispettare”.

Nonostante il 29 gennaio dovrebbe essere emessa la sentenza, l’avvocatessa non è molto fiduciosa: “Per il nostro ambasciatore 9 udienze di cui 4 dilatatorie, processo istruito sin dal 10 gennaio e sequestro del passaporto non è diniego di giustizia né violazione dei diritti. A questo punto lancio un appello e chiedo che intervenga il Governo italiano. Non vedo altre alternative”.

 

lion in the sun
Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
rita duzioni volo kenya
Il caso
Il cane morse la manager di Briatore: 50 giorni bloccata in Kenya, Rita Duzioni è rientrata in Italia
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI