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Casa di cura San Francesco Bergamo

Salute della tiroide

Sono 100 gli interventi chirurgici alla tiroide eseguiti alla Casa di Cura San Francesco nel 2023

In medicina chirurgica si ritiene che un chirurgo della tiroide debba eseguire almeno 50-100 interventi di tiroidectomia all’anno per poter assicurare i migliori risultati.

La letteratura scientifica dimostra che c’è un’evidente correlazione tra risultati delle prestazioni sanitarie, expertise e volumi di attività. I risultati migliori sono ottenuti quando gli interventi endocrinochirurgici sono svolti da specialisti adeguatamente formati, con volumi di attività adeguati e in strutture dedicate.

Questo è quello che è successo alla Clinica San Francesco, dove da marzo 2023, con l’arrivo della nuova equipe chirurgica guidata dal dott. Giorgio Quartierini, sono stati eseguiti 100 interventi di endocrinochirurgia (Tiroidectomia e Paratiroidectomia).

I risultati sono stati ottimi con soddisfazione dei pazienti e di tutto il personale sanitario coinvolto.

È infatti evidente come gli esiti (radicalità dell’intervento) e le percentuali di complicanze (ematomi, lesioni dei nervi laringei, lesione delle paratiroidi) siano significativamente migliori quando l’intervento è eseguito da chirurghi esperti, come il dott. Edoardo Beretta e il dott. Simone Beretta, dotati di esperienza specifica, che praticano questo tipo di chirurgia con continuità ed in maniera dedicata.

In “Chirurgia della Tiroide” si ritiene che un Chirurgo debba eseguire almeno 50-100 interventi di tiroidectomia all’anno per essere considerato un operatore ad alto volume, in grado quindi di assicurare i migliori risultati.

Grazie al lavoro di equipe che coinvolge chirurgo, radiologo ed endocrinologo, alla Clinica San Francesco, si è riusciti a creare un percorso dedicato alla patologia tiroidea, garantendo ad ogni singolo paziente il trattamento più adeguato (Tailored surgery).
Il tutto puntando sempre sull’attenzione alla sicurezza con l’utilizzo del monitoraggio nervoso intraoperatorio, che consente di individuare e controllare il corretto funzionamento del nervo ricorrente e responsabile della motilità delle corde vocali, e alla mini invasività con tecniche chirurgiche che consentono di eseguire interventi complessi con piccoli tagli.

Ovviamente questo è solo l’inizio di un percorso di crescita, che sarà agevolato ed arricchito da nuove tecnologie già nel 2024.

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