Grumello del Monte. “Il messaggio che voglio far passare è semplice: il mio amico è un ragazzo tranquillo, pacifico, che non ha mai partecipato a una rissa in vita sua”. Sarebbe stato preso di mira all’uscita della discoteca. “Quel tizio lo provocava, lo istigava a colpirlo con un pugno, ma lui si è rifiutato dicendo che non era lì per litigare. Ciò che è successo dopo, non lo sappiamo. Sappiamo solo che è stato accoltellato e ora rischia la vita”.
L’amico è Simone C., 23enne di Gorlago ricoverato all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo dopo aver ricevuto almeno 3 coltellate (quasi letali, assicura chi ha svolto le indagini) all’esterno della discoteca Costez a Grumello del Monte, nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 gennaio. Operato, sarebbe in condizioni gravissime.
A raccontare la sua verità è un ragazzo che era con lui quella notte. Secondo la sua versione, all’uscita dalla discoteca D.M., 23enne bresciano di Erbusco – fermato domenica dai carabinieri per tentato omicidio – avrebbe attaccato bottone con il giovane di Gorlago attraverso un banale pretesto. I due si sarebbero scambiati qualche frase, prima delle presunte provocazioni rivolte a Simone (“colpiscimi, colpiscimi”). Dalla bocca dell’aggressore, sarebbe uscito anche qualche insulto: “Bergamaschi di m*”, cose di questo tenore.
“Dopodiché, sono partiti dei cori da stadio del Milan tra noi e questo altro gruppo di ragazzi, amici della persona che poi lo ha accoltellato – prosegue il testimone -. Non erano cori da sfottò. A me sembrava persino un momento gioioso, ma forse c’è stato qualche contatto sgradito e la situazione è degenerata in pochi secondi. Il mio amico è stato il primo a essere aggredito, ma si è sottratto alla rissa praticamente subito”.
A quel punto, i due gruppetti (che all’interno della discoteca non si sarebbero mai incrociati, sostiene la fonte) si dirigono separati verso il vicino McDonald’s. Lì chiariscono l’accaduto – come confermato dai carabinieri -, ma né Simone né il suo aggressore sono presenti. “Anzi, la persona che lo ha accoltellato l’avevamo persa di vista già prima che scoppiasse la rissa”.
Dov’era finito nel frattempo il 23enne di Gorlago? “Forse si è allontanato perché non volerna saperne di quella scazzottata, forse per altro. A noi tutti manca questa parte della storia – dice il testimone -. Sta di fatto che alle 4.50 l’ho chiamato al cellulare, ma al posto suo ha risposto una ragazza che mi ha detto che era stato ferito. La famiglia ringrazia molto le persone che hanno prestato le cure di primo soccorso al mio amico, i medici e le forze dell’ordine intervenute”.
Simone C., studente universitario di economia, risulta essere in coma farmacologico. “Un bravo ragazzo, solare – continua a ripetere il giovane che era con lui -. Frequentiamo il Costez da parecchi anni, i buttafuori ci conoscono e sanno che non siamo dei tipi che vanno in cerca di problemi”.
Mercoledì mattina in carcere è previsto l’interrogario di D.M., muratore con già alle spalle qualche precedente per reati contro la persona. Difeso dall’avvocato Gianbattista Scalvi, comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari Federica Gaudino. Il 23enne ha già ammesso di avere commesso il fatto ai carabinieri e al pubblico ministero Fabio Magnolo. A detta del legale, il suo assistito non si capaciterebbe dell’accaduto: era in condizioni fisiche tali da non riuscire a controllare il proprio agire, si pensa a causa dell’abuso di alcol.
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