Bergamo. Il centrodestra ha sciolto le riserve. Il tavolo regionale ha deciso: Andrea Pezzotta è il candidato della coalizione di centrodestra e correrà contro Elena Carnevali per la poltrona di sindaco a Palazzo Frizzoni.
Pezzotta versus Carnevali, questa la sfida elettorale che aspetta la città di Bergamo e che ora può partire in maniera definitiva.
Con da una parte un candidato civico, moderato, un professionista di lungo corso, titolare di uno degli studi più importanti della città, conosciuto ai più perché legale della famiglia Gambirasio e di Claudio Galimberti, il “Bocia”, oltre ad altri tantissimi casi. Descritto come una persona moderata e mite, un uomo “trasversale”, che fa della misura e della bergamaschità la sua cifra.
Pezzotta è infatti stato sempre lungamente corteggiato dalla coalizione di centrodestra, anche nelle tornate elettorali precedenti, perché visto come il rappresentante perfetto del mondo della terra di mezzo, del candidato che non ha appiccicata l’etichetta del politico e che non ha la tessera in tasca. Certo, non va dimenticata la sua esperienza come assessore all’Urbanistica sotto l’egida Tentorio, in quella occasione nominato in quota a Forza Italia, la casa dei liberali. Principi politici non lontani da quelli che hanno accompagnato il mandato da sindaco di suo zio, Giacomo Pezzotta, eletto nel 1966 “quale elemento di spicco della Democrazia Cristiana”.
Pezzotta scelto dunque perché l’espressione di una candidatura vicina ai valori del centrodestra, tanto da raccogliere il sì di tutte e tre le forze politiche e in grado di avvicinare anche l’alveo degli elettori del centro, specie quelli che non si riconoscono né nella destra né nella sinistra. E che potrebbe giocare le sue carte andando ad intercettare mondi diversi, allargando gli orizzonti del voto.
Dall’altra una donna, Carnevali, che fa della politica praticamente la sua vita e la sua professione da sempre. Ex deputata, con la tessera del Partito Democratico in tasca, e un trascorso da assessore ai Servizi Sociali durante l’era Bruni. Vicina al mondo sociale, è stata scelta dalla coalizione di centrosinistra per dare continuità all’amministrazione Gori, lanciato nella corsa verso il parlamento europeo.
Lui, dunque, espressione della borghesia cittadina, che dovrà impegnarsi, in primis, a conciliare l’eventuale impegno a Palazzo Frizzoni con quello del suo studio legale, oltre che a cercare di raccogliere il consenso dei quartieri, anche quelli più “periferici”, vestendosi di un abito più popolare, soprattutto nel confronto diretto con i cittadini, e lei che, al contrario fa di questi elementi la sua forza, dovrà lavorare per intercettare i mondi più lontani.
Lui che ha già pronto il quartier generale in centro a Bergamo, in via XX Settembre, e lei che da questa settimana inizierà il tour dei quartieri, partendo dal pomeriggio di giovedì 18 gennaio, con un caffè “di ascolto” con la cittadinanza.
Due figure tanto autorevoli quanto diverse, diametralmente opposte nel credo e nella forma, ma accomunate dalla sostanza del fare, quella cioè di impegnarsi al massimo per il bene della loro città.
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