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Il monito

Aci Bergamo: 434 pedoni vittime della strada nel 2023

Resta troppo alto il numero degli investimenti mortali

Bergamo. È così da lungo tempo: purtroppo sulle strade non c’è segno di discontinuità. Anche la fine dell’anno e l’inizio del nuovo hanno avuto il loro tragico, triste elenco di incidenti con morti e feriti. Solo nella settimana di Natale gli investimenti mortali sono stati 13 secondo i rilevamenti aggiornati dell’osservatorio ASAPS. In questi primi giorni del 2024, si sono avute 4 vittime sulle strade romane, 4 in uno scontro a Catanzaro, 2 in un’auto finita nel lago a Como, un quindicenne investito mortalmente a Cagliari mentre attraversa sulle strisce pedonali… Presto saranno diffuse le statistiche con cifre, dettagli, confronti tra un anno e l’altro. Inutile parlare di fatalità.

I tasti dolenti rimangono sempre gli stessi, con cause più volte considerate e relativi possibili interventi correttivi.

Al 27 dicembre 2023 erano 434 i pedoni vittime della strada. Passeggiavano sul marciapiede o attraversavano sulle strisce: quindi in situazioni di comportamenti corretti e nonostante ciò hanno pagato con la vita.

“Chiunque osservi con attenzione anche per qualche attimo ciò che avviene normalmente sul marciapiede, soprattutto nei contesti urbani – sottolinea Valerio Bettoni, presidente dell’ACI-Bergamo – matura subito un quadro di ciò che vi accade e la situazione deve preoccupare”.

I pericoli balzano all’occhio: ciclisti e utenti di monopattini che vi transitano bellamente, anche contromano e i pedoni – ai quali il marciapiede è riservato – devono scansarsi o scendere per lasciarli passare. Chi deve attraversare sui passaggi zebrati deve farlo spesso di corsa e a proprio rischio, perché chi guida un automezzo ha fretta e non si preoccupa di dare la dovuta precedenza.

In un’intervista del GR1-RAI è stato chiesto a Luigi Altamura, tavolo tecnico delle polizie ANCI, Associazione nazionale dei Comuni italiani, non ha usato mezze misure o perifrasi nell’analisi. Innanzi tutto ha rilevato che “nel nostro Paese manca una cultura della sicurezza stradale. Dobbiamo assolutamente aumentare i controlli. Troppi automobilisti non danno la precedenza ai pedoni sugli attraversamenti loro destinati, cosa che avviene con normale regolarità negli altri Paesi dell’Unione Europea. Bisogna ricordare agli automobilisti che quanti non danno la precedenza ai pedoni vanno incontro a una sanzione da 160 euro e soprattutto la perdita di 8 punti della patente. Oggi esistono sistemi tecnologici che permettono all’automobilista che si avvicina all’attraversamento pedonale di essere prontamente allertato. Non solo ma funzionano anche lampeggiatori con la segnaletica verticale. Tali sistemi vanno installati nel maggior numero possibile nelle nostre città”.

Come nel gioco dell’oca, si torna puntualmente al punto di partenza che implica l’aumento della sorveglianza.

“Occorre adeguare gli organici, spesso carenti – conclude Valerio Bettoni – per migliorare la sicurezza di tutti gli utenti, partendo dai più vulnerabili. La lingua batte dove il dente duole, ma i denti che fanno male sono tanti. Si riuscirà prima o poi a metter mano alla più volte annunciata revisione del Codice della strada?”.

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