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Ortofrutta

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Al mercato protagoniste le arance Tarocco: cucina un originale risotto

In virtù dei maggiori volumi su cui si può contare, per la propria spesa dal fruttivendolo o dall’ambulante di fiducia si possono fare acquisiti con un ottimo rapporto fra qualità e prezzo

Bergamo. Sono le arance Tarocco il prodotto della settimana al mercato ortofrutticolo bergamasco. L’offerta è ampia e variegata, l’areale produttivo di riferimento è la Sicilia e si iniziano a scorgere sulla piazza le prime striature rossastre sui frutti, dovute all’escursione termica che si registra tra il giorno e la notte nei luoghi d’origine.

In virtù dei maggiori volumi su cui si può contare, per la propria spesa dal fruttivendolo o dall’ambulante di fiducia si possono fare acquisiti con un ottimo rapporto fra qualità e prezzo: ci troviamo nel momento migliore per comprare questo articolo.

Ricche di proprietà per la salute e il benessere dell’organismo, rappresentano un’importante fonte di vitamina C, che contribuisce a rafforzare il sistema immunitario e aiuta a prevenire raffreddori e malanni stagionali. Inoltre, vantano un’ottima presenza di vitamina A, B1, B2 e PP, ma anche sostanze chiamate bioflavonoidi che, insieme alla vitamina C, sono utili per il rafforzamento delle ossa.

Estremamente versatili, in cucina si possono consumare al naturale, tagliate a spicchi, spremute o centrifugate, oppure è possibile utilizzarle per numerose preparazioni: la scorza può rendere speciale una pasta frolla o una crema ma anche dare colore e profumo a piatti di carne e pesce.

Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo, proseguendo fra gli agrumi, si continuano a trovare le arance di varietà Navelina, con qualità soddisfacente. I cospicui approvvigionamenti dalla Sicilia fanno sì che non sia necessario rivolgersi a fornitori esteri, quindi le partite spagnole sono presenti in quantitativi piuttosto contenuti.

Per quanto concerne le clementine, abbiamo un abbondante raccolto pugliese. L’assortimento è vasto: sono reperibili diversi calibri, quindi ci sono soluzioni per tutte le esigenze e le fasce di prezzo.

È buona la disponibilità di kiwi, soprattutto Haywards (a polpa verde), in grado di esprimere un livello qualitativo di prim’ordine.

Si conferma conveniente per il consumatore il rapporto qualità-prezzo delle mele e delle pere. Le prime, presenti in molte varietà e con svariati prezzi, provengono in prevalenza dal Trentino, mentre le seconde giungono in gran parte dall’Emilia Romagna. Per queste ultime si riscontra un lieve innalzamento dei valori di mercato perché la campagna si avvia verso una fase inoltrata e i quantitativi cominciano a diminuire.

Gli ananas, che giungono dal Costa Rica, sono sempre molto richiesti nel periodo delle festività. Ce ne sono due tipologie, quelli che arrivano via nave e quelli che vengono spediti via aereo. Questi, approdano sulla tavola dei clienti pochissimi giorni dopo aver completato la maturazione sulla pianta, quindi a fronte di un costo maggiore garantiscono una notevole freschezza e il massimo gusto.

Passando al comparto orticolo, si annota una significativa presenza di carciofi, con o senza spine, provenienti da Puglia e Sardegna.

Cavolfiori e broccoletti, tipicamente invernali, arrivano in maggior parte dalle regioni italiane meridionali e sono in grado di offrire un buon rapporto fra qualità e prezzo.

I fagiolini sono presenti in tre tipi, corrispondenti a livelli qualitativi e quotazioni differenti: la fascia low cost è costituita da quelli esteri, l’intermedia da quelli italiani, dalla Sicilia, e la terza, top di gamma, sempre siciliana, ma con esemplari raccolti a mano, assicurando un elevato grado di selezione e ricercatezza senza eguali.

Non si rilevano variazioni sia in termini economici sia di pregio per le lattughe, tra le quali sono protagoniste le varietà Cappuccio e Gentile.

Sono piuttosto stabili le melanzane, che subiscono solamente qualche assestamento di prezzo. Anche in questo caso al centro della scena c’è la Sicilia, con differenze di costo fra quelle scure e quelle chiare, perché queste ultime costano fisiologicamente di più.

Sono soprattutto siciliani pure i peperoni, senza differenze economiche fra gialli e rossi. Considerando la buona presenza Made in Italy, la quota di mercato spagnola è minoritaria.

Si evidenzia un buon livello qualitativo per i pomodori, sia per le varietà a grappolo (quasi esclusivamente siciliane) sia per quelli classici singoli (italiani, olandesi e spagnoli).

È sempre apprezzata la zucca Delica, che rimane in mercato per diversi mesi.

Per concludere, le zucchine sono siciliane o laziali, di Latina. Le quotazioni si equivalgono, con qualche centesimo in più per le seconde, che spiccano per gusto e selezione.

Si ricorda che il mercato ortofrutticolo bergamasco resterà chiuso sabato 6 gennaio, in occasione dell’Epifania, e domenica 7, giorno festivo.

La ricetta

RISOTTO ALL’ARANCIA
Tratto da Giallozafferano.it
https://ricette.giallozafferano.it/Risotto-all-arancia.html

Ingredienti

Riso Carnaroli 350 g
Cipolle 1
Burro 50 g
Arance biologica 1
Grana Padano DOP da grattugiare 30 g
Vino bianco q.b.
Erba cipollina tritata 3 cucchiai
Sale fino q.b.
Pepe bianco q.b.
Brodo vegetale 1 l

Preparazione

Per preparare il risotto all’arancia, cominciate lavando l’arancia e prelevandone la buccia con un pelapatate avendo cura di asportare il meno possibile la parte bianca (che risulterebbe amara); spremete l’arancia e tenete il succo da parte. Tagliate la scorza asportata in zeste (bastoncini) piuttosto fini che farete leggermente sbollentare in un tegame contenente un paio di dita di acqua e poi scolerete.
Sbucciate e tritate finemente la cipolla, fatela soffriggere nel burro fuso quindi aggiungete il riso che farete tostare per qualche minuto; sfumate il riso con uno spruzzo di vino bianco dopodiché aggiungete il succo d’arancia.
Sempre mescolando, portate a termine la cottura del riso aggiungendo poco brodo ogni volta che servirà. Qualche minuto prima di fine cottura, aggiungete le zeste d’arancia, l’erba cipollina e regolate eventualmente di sale e di pepe bianco macinato. Una volta spento il fuoco aggiungete il Grana Padano DOP grattugiato e una noce di burro per mantecare. Servite immediatamente guarnendo il piatto con fettine e zeste di arancia e, volendo, qualche filo di erba cipollina.
Consiglio
Se volete arricchire il risotto all’arancia, verso fine cottura potete aggiungere del taleggio oppure, in alternativa, della robiola o mascarpone.

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