Bergamo. Lanciava petardi di vario genere addosso agli amici e verso altre persone. All’intervento delle forze dell’ordine, ha reagito prima esplodendo altri botti in direzione degli stessi agenti, e poi ha tentato la fuga a piedi prima di essere bloccato e denunciato.
Protagonista del gesto di ordinaria follia A. S., 15enne di origine tunisina, residente in un paese dell’hinterland. Il ragazzo nel tardo pomeriggio di venerdì (29 dicembre) si è ritrovato con alcune coetanei in piazzale Marconi, fuori dalla stazione di Bergamo.
Erano quasi le 19 quando il gruppo ha iniziato a esplodere i botti. Non contento, A. S. ha pensato bene anche di scagliarli pure contro gli amici.
Proprio in quel momento nella zona è transitata una volante della questura che, attirata dai boati, si è fermata per capire cosa stesse accendendo. Gli agenti hanno subito notato il 15enne e, ricevendo anche diverse segnalazioni dai passanti verso i quali lanciava i petardi, hanno cercato di convincerlo a desistere dalla sua incauta azione.
Ma nulla, anzi, il giovane ha cominciato a esploderne anche contro i poliziotti. Dopo diversi minuti uno di loro, approfittando di un momento di distrazione di A. S., ha cercato di bloccarlo per ritritargli il materiale esplosivo.
Il ragazzo però è riuscito a scappare di corsa in direzione del centro città. Dopo un inseguimento di circa duecento metri, nel corso del quale ha lanciato una scatola in un cespuglio (che poi si è scoperto contenere petardi) l’agente è riuscito a raggiungerlo e, dopo un tentativo di resistenza, a bloccarlo a terra.
Il giovane, privo di documenti, è stato condotto in questura dove è stato denunciato a piede libero per resistenza e gli è stato ritirato il materiale pirotecnico (il cui acquisto era vietato ai minori di 18 anni), prima che la madre passasse a prenderlo per riportarlo a casa.
commenta