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Il riconoscimento

La classifica Eduscopio premia iSchool: il Liceo delle Scienze Umane al primo posto tra le paritarie cittadine

L'analisi della Fondazione Agnelli, basata su dati ministeriali, evidenzia la qualità dell'istruzione offerta dall'istituto cittadino

Bergamo. Uno dei migliori istituti provinciali e in assoluto il migliore in città, con la certificazione data dalla graduatoria Eduscopio riferita all’anno scolastico 2022/2023: il Liceo delle Scienze Umane a indirizzo Economico Sociale di iSchool si afferma tra le migliori scuole della provincia bergamasca nella classifica della Fondazione Agnelli.

La scuola si posiziona al vertice tra le scuole paritarie di Bergamo e al quarto posto nell’area entro 10 chilometri dalla città. L’analisi, basata su dati ministeriali, evidenzia la qualità dell’istruzione, una qualità confermata da indicatori come l’indice Fga – che si attesta a 50,67 nel caso di iSchool – e la percentuale di diplomati in regola – al 68,1%. Il voto medio di maturità, 76,4/100, supera di quasi dieci punti la media regionale.

Il Liceo Scienze Umane Economico Sociale di iSchool si distingue come “Liceo della Contemporaneità“, un appellativo che proviene da una perfetta integrazione tra competenze giuridiche, economiche e sociali. Attraverso poi discipline umanistiche come antropologia, pedagogia, psicologia e sociologia, l’istituto prepara gli studenti a comprendere al meglio i fenomeni contemporanei.

 

Nuove opportunità di formazione con il corso ITS in iSchool

 

Il risultato di iSchool è attribuibile al metodo didattico improntato all’esperienza, all’apprendimento continuo e alla connessione tra studenti e docenti. La scuola promuove la crescita responsabile attraverso 90 ore di Pcto e collaborazioni con imprese locali, come evidenziato dalla recente visita alla casa circondariale di Bergamo.

“È l‘organizzazione del tempo che fa la differenza”, sostiene Leonardo. “L’alternanza scuola-lavoro è stata per me fondamentale”, aggiunge Giorgia. E ancora, “Nelle aule digitali con spazi flessibili e modulabili ho imparato ad abbattere qualsiasi limite nell’espressione di sé attraverso il linguaggio”, racconta Michelangelo, che fa riferimento alle aule di Via Ghislandi, in cui i banchi sono disposti in cerchio.

 

 

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