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La vigilia

Gasperini non pensa al mercato: “Io sto bene anche così. Le squadre si fanno a luglio”

Il tecnico nerazzurro non pensa ai rinforzi di gennaio: "Non penso succederà nulla". Dubbio tra i pali: "Faccio giocare entrambi di modo che la società a gennaio decida"

Zingonia. L’ultima gara dell’anno per chiudere al meglio il 2023 e proiettarsi verso il 2024: “Le sconfitte sono un po’ troppe, sono tutte maturate nel finale o quasi, le prestazioni ci sono state, ma il risultato poteva avere un’altra piega. Se tante volte abbiamo perso la partita nel finale, qualcosa del nostro ci abbiamo messo, ma se devo valutare le prestazioni tante volte la gara è stata buona, anche a Bologna, specie se vado a vedere le opportunità create. Ma nel calcio non si vince ai punti e in queste partite siamo stati perdenti negli episodi quando la partita poteva girare verso di noi. È facile dire che con un punto in più a noi e due in meno agli altri anche la classifica sarebbe diversa”. Così Gian Piero Gasperini alla vigilia Atalanta-Lecce apre la conferenza stampa che anticipa match della 18ª giornata di Serie A che vede i nerazzurri impegnati sabato (30 dicembre) alle 12.30 al Gewiss Stadium.

Atalanta-Lecce, la conferenza di Gasperini

Il tema delle palle inattive è ancora di piena attualità: “Abbiamo subito 8 gol su 20 su palla inattiva: dobbiamo cambiare qualcosa nella disposizione, quando si difende a uomo si perdono spesso le marcature. Bisogna fare bene ciò per cui siamo organizzati. Oggi si segna meno su corner, a volte va anche a periodi, ne abbiamo presi 3 di fila e questo ha pesato molto”.

Quella contro il Lecce sarà invece l’ultima partita di Lookman prima della partenza per la Coppa D’Africa: “Mi preoccupa la sua partenza, i numeri e la qualità delle partite lo dicono: perdiamo una pedina importante in attacco, ma lì abbiamo un certo numero di giocatori, sarà una situazione favorevole per permettere di dare continuità ad altri”.

Tra questi c’è anche Scamacca: “Si è allenato una settimana intera” afferma Gasperini, “ha avuto problemini da 15-20 giorni, quando interrompe il lavoro poi gli serve tempo per rientrare: ora sta bene, deve aumentare il suo raggio d’azione ed essere più dinamico, con rispetto delle sue caratteristiche”.

Resta ancora il dubbio in porta tra Musso e Carnesecchi: “Si tratta di un’altra situazione che sapevamo potesse presentarsi da maggio: sto cercando di far giocare entrambi per far fare alla società le valutazioni del caso. Nella micia idea volevo dare continuità a Marco, anziché alternare spesso: Musso ha avuto più partite di fila, lui meno, ma volevo arrivare a gennaio dandone anche a lui”.

Il mercato continua a tenere banco ma Gasperini ha le idee chiare: “Non ho scritto letterine: le squadre si fanno a luglio e al mercato di gennaio credo molto poco. Serve un difensore? Bisogna vedere la valutazione che fa la società: se vuole un giocatore di prospettiva, qualcuno per l’immediato, o per tamponare un falla. Ci sono tante situazioni. Io posso anche stare così, se non ci sono situazioni che soddisfano posso anche restare così, sperare che Toloi e Palomino abbiano meno frequenza di infortuni. Io non penso succederà nulla e quindi penso a recuperare chi ho ho fuori o arretrare De Roon, situazione che posso considerare in caso di necessità vista l’affidabilità di Pasalic in mezzo. Ma anche valutare la crescita di Bonfanti”.

“Sugli esterni la mancanza di Hateboer si farà sentire: sta giocando, ma i numeri per sostituirlo ci sono. In difesa e centrocampo abbian sofferto meno, forse nei finali, ma tutte le squadre hanno attaccanti veloci che entrano e cambino le partite. Anche noi. E non abbiamo avuto possibilità di togliere fatica a Scalvini, che ha comunque 20 anni, ma anche ad altri. Sugli esterni forse siamo anche in troppi. Con un centrale o un mediano in più rossa saremmo stati più equilibrati: a Bologna eravamo molto solidi, le certezze le abbiamo dietro e in mezzo. Davanti ne manca uno che faccia bene con continuità”.

Sugli infortunati: “Toloi ha ripreso dopo vari inizi e fermate a incrementare un po’ il lavoro. Palomino è il più avanti, mentre El Bilal Touré non è ancora entrato nell’orbita del gruppo”.

Fine anno è tempo di bilanci: “Il campionato dell’anno scorso, con il 5° posto finale che è valso l’Europa League, è stato un grandissimo risultato. Meno eclatante della Champions, ma personalmente lo valuto come un grandissimo risultato. Ora veniamo da una sconfitta quindi ci sono altre valutazioni, ma abbiamo avuto un ottimo rendimento, dobbiamo mantenere la solidità in altri reparti e aggiungere in altri”. Sguardo che per il 2024 non è solo sul campionato: “Personalmente tengo molto alla Coppa Italia, e anche tutta la squadra”.

Prima, però, testa al Lecce: “Sembra che l’Atalanta sia il Real Madrid rispetto al Lecce, ma non è così, è una squadra che ha 20 punti e all’Inter ha dato grande filo da torcere. È una partita molto difficile. Queste sono squadre cresciute, lo dice la classifica, hanno tolto punti a tante big, con allenatori capaci e bravi, che hanno preso molto più coraggio. Giocano con interpreti veloci, sono impegnative e di valore”.

E c’è anche l’insidia dell’ex: “Piccoli è cresciuto qui, è uscito molto giovane, è un ragazzo che l’Atalanta segue ancora con grande attenzione. Di lui ricordo i gol annullati, determinanti e bellissimi che gli sono stati tolti. Speriamo che domani stia tranquillo”.

 

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