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Mapello

Omicidio di Stefania Rota, il cugino Ivano Perico rinviato a giudizio

Lo ha deciso il gup nell'udienza del 21 dicembre. Il processo per omicidio volontario aggravato dai motivi abietti prenderà il via il prossimo 26 marzo

Mapello. Ivano Perico, autore reo confesso dell’omicidio di Stefania Rota, è stato rinviato a giudizio dal giudice dell’udienza preliminare Federica Gaudino. Dovrà rispondere di omicidio volontario aggravato da motivi abietti.

L’uomo, 62 anni, si trova in carcere dal 13 maggio scorso per il delitto della cugina. Stefania era stata trovata morta il 21 aprile 2023 nella sua abitazione di via XI Febbraio a Mapello, a meno di 50 metri dalla villetta di Ivano Perico.

Inizialmente sembrava che il decesso fosse dovuto ad un malore che aveva colpito la donna almeno due mesi prima, considerate le condizioni del corpo, e il pubblico ministero aveva dato il nulla osta alla sepoltura. Ma c’erano troppi elementi che non tornavano, così la Procura aveva aperto un fascicolo per poter effettuare accertamenti più approfonditi, compresa l’autopsia sulla salma.

Le indagini portarono al cugino, che venne interrogato e confessò di aver ucciso Stefania con un batticarne al culmine di una lite dovuta a motivi catastali che riguardavano un capannone posto tra le due abitazioni.

La difesa ha chiesto al giudice di non riconoscere l’aggravante dei motivi abietti: Perico infatti soffriva di disturbi psichici, che lo avevano anche portato ad un ricovero nel reparto di psichiatria del Papa Giovanni. La questione del capannone lo ossessionava, per lui non era un motivo futile o abietto.

Ma il gup ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Letizia Ruggeri.

Il geometra Davide Colombi Manzi, titolare dello studio tecnico di via XI Febbraio a Mapello, si è costituito parte civile, dato che Perico, convinto che il professionista lo avesse penalizzato nella pratica catastale, aveva tentato di bruciargli l’ufficio.

Il legale di Colombi Manzi ha chiesto di riqualificare il reato del secondo capo di imputazione dell’imputato da incendio doloso a tentato omicidio, dato che il geometra si trovava nello studio quando Perico diede fuoco alla porta d’ingresso. Richiesta respinta dal gup.

Come parti offese ci sono 16 parenti di Stefania Rota.

Il processo prenderà il via il 26 marzo.

 

Il giallo di Mapello
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