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Il commento

Bergamo Capitale della Cultura, Ranica: “La cultura è stata cura, ma anche strumento di dialogo e coesione sociale”

Nella serata di chiusura dell'anno straordinario che ha visto Bergamo protagonista, così Simona Bonaldi, vice presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca: "Proseguiremo nel nostro impegno secondo lo stile della coprogettazione e dello scambio che arricchisce. Perché non c’è sviluppo senza alleanze, non c’è crescita senza condivisione"

Bergamo. L’anno della Capitale della Cultura volge al termine. Questa sera, nello scenario del Teatro Donizetti, la cerimonia di chiusura dello straordinario appuntamento, lungo dodici mesi, che ha accompagnato il capoluogo e che ha visto protagonisti, oltre a tantissime realtà sul territorio, anche dei partners importanti, a sostegno fin dalla prima ora, che hanno preso per mano la città, accompagnandola in questo lungo viaggio. Uno su tutti la Fondazione della Comunità Bergamasca.

Osvaldo Ranica, presidente Fondazione della Comunità Bergamasca: “Ricorderemo tutti il 2023 come l’anno in cui la cultura non solo è stata protagonista indiscussa, ma ha rappresentato la ‘cura’ dopo un periodo complicato per la nostra comunità. Perché se è vero che i riflettori di tutta Italia (e non solo) si sono accesi su Bergamo e Brescia, il nostro maggiore successo è stato un altro. La cultura è tornata a essere strumento di dialogo, motore di una nuova coesione sociale, linguaggio che parla a tutti, capace di prendere il proprio posto anche nelle periferie e di raggiungere coloro che solitamente fanno più fatica a fruire di esperienze culturali. Abbiamo fatto squadra con Fondazione della Comunità Bresciana e con Fondazione Cariplo. Come Fondazione della Comunità Bergamasca, ci siamo mobilitati per far conoscere i progetti supportati grazie allo speciale bando per la Capitale. Siamo stati orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di iniziative che, ne siamo certi, porteranno frutto anche negli anni a venire”.

Simona Bonaldi, vicepresidente Fondazione della Comunità Bergamasca: “Saluto quest’anno straordinario con gratitudine. Il mio pensiero va a tutti gli enti del Terzo che hanno realizzato i 92 progetti (di cui 42 bergamaschi) selezionati con il bando speciale per la Capitale Italiana della Cultura di Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bergamasca e Bresciana. Un bando che ha messo a disposizione 3,5 milioni di euro per la promozione di iniziative a favore delle nostre comunità. Grazie a questo viaggio lungo un anno, progetti ‘sulla carta’ si sono trasformati in volti che ho incontrato e apprezzato, soprattutto per la passione per le persone e per il territorio. Fondazioni, istituzioni, associazioni, volontari: tutti abbiamo lavorato insieme per lo sviluppo delle nostre città. Anche se è arrivato il momento di passare il testimone a Pesaro, proseguiremo nel nostro impegno secondo lo stile della coprogettazione e dello scambio che arricchisce. Perché non c’è sviluppo senza alleanze, non c’è crescita senza condivisione”.

 

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