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Consiglio comunale

Nuovo palazzetto, Lega: “Costa oltre 8 milioni in più”. Gori: “Soluzione vantaggiosa, per tutti”

Le minoranze affondano sull'accordo di programma tra Comune e Chorus Life: "Una singola partita costa alle società 7mila euro contro i 1200 di Treviglio". Poli: "Società in difficoltà? Le risorse saranno in continuità con quelle di quest'anno"

Bergamo. L’accordo di programma e l’atto integrativo, con il via libera del Collegio di Vigilanza, tra Comune di Bergamo e Chorus Life, con la partecipazione di Regione Lombardia e Teb, arrivano in Consiglio Comunale. E ad accendere gli animi è la tempistica di realizzazione del nuovo palazzetto dello sport, nodo cruciale della vicenda, che sorgerà con un anno di ritardo rispetto al cronoprogramma. Sarà infatti pronto per la stagione 2025/26, insieme a servizi e residenze universitari.

Proprio sul ritardo e sui disagi creati alle società sportive che la Lega affonda il colpo e lo fa con un ordine del giorno a firma del suo segretario cittadino Alessandro Carrara, testo che pone proprio l’accento sul fatto che l’amministrazione aveva promesso il completamento dell’opera nel 2024, in vista del prossimo anno sportivo. “Chiediamo di inserire nel prossimo bilancio di previsione un ulteriore contributo economico per le squadre cittadine danneggiate dal prolungarsi dei lavori di costruzione del nuovo Palasport – così Carrara -. Perché il Comune di Bergamo si è impegnato con alcune società sportive a contribuire ad arginare parte delle spese derivanti dal cambio di location per la stagione sportiva in corso. Ma l’incertezza e la mancata possibilità di programmare con certezza le prossime stagioni sportive sono il principale problema per delle società che molto probabilmente avranno ripercussioni anche sui rendimenti sportivi”.

“Una struttura costosa che non sarà idonea a rilanciare lo sport bergamasco ai massimi livelli – chiude Carrara -. Anche il fatto di cambiare campo finisce sempre per penalizzare le squadre. Temo che tra qualche mese guarderemo un palazzetto vuoto”.

La minoranza chiede una sospensiva che mira a rimandare la discussione ad altra data, ma entro il 31 dicembre 2023. La maggioranza tira dritto per la sua strada e la sollecitazione di Enrico Facoetti (Lega) che sostanzialmente attribuisce all’amministrazione di “avere troppa fretta nell’approvazione della delibera”, viene respinta. Il tutto prima dell’intervento del Segretario Generale del Comune, San Martino, che chiarisce come la volontà di proseguire la discussione sia legata al “rischio di perdere entrambi i bandi, quello del mutuo e quello del gettito”.

“Rispetto allo slittamento dei tempi, ci tengo a sottolineare che la Giunta ha già previsto nel Bilancio di previsione un impegno di 100mila euro per quest’anno e per l’anno prossimo, in termini di convenzione, peraltro già comunicato a suo tempo al vice presidente della Volley Bergamo – così Loredano Poli, assessore allo Sport e alle Politiche. “Ci siamo infatti resi conto che i tempi dell’originario cronoprogramma non sarebbero stati rispettati, per via di una questione legata all’aumento dei costi del progetto esecutivo. Questo accordo di programma ci porta, invece, a usufruire, nel futuro, di un impianto moderno, con una serie di dotazioni sportive capaci di rappresentare una soluzione favorevole per non dire ottimale per la nostra città.

E lo è nel momento in cui si preferisce abbandonare la soluzione precedente, quella da 500 posti, per considerare invece l’arena di Chorus. In questo modo, infatti, ci sarà la possibilità di fare le partite anche nel caso in cui la squadra di basket dovesse andare in A1. E’ una soluzione che consentirà di garantire una casa dello sport nel palazzetto, con oltre 2000 posti. E riguardo al tema delle risorse alle società sportive, la linea è quella della continuità: il Volley Bergamo ha e continuerà ad avere una convenzione annuale di 100mila euro”.

Luisa Pecce, Lega: “Chorus Life è un centro commerciale, una città dei balocchi del tutto privata, senza funzioni pubbliche. Sparisce la palestra di 3mila metri quadri, sostituita da una residenza universitaria privata. Inoltre con il Pala Creberg sparisce un’offerta importante servizio pubblico, con spettacoli a costi accessibile. L’abbattimento di una struttura da 2 milioni come il PalaCreberg profila gli estremi di un danno erariale oltre che culturale”.

“Ogni partita, nel nuovo palazzetto, costerà 7mila euro, mentre a Treviglio costa 1200 euro – così Stefano Rovetta (Lega). E il ricavo dei biglietti non sarà nemmeno sufficiente a coprire il costo. Inoltre si legge che qualunque altra dotazione, al di fuori delle utenze, è a carico delle società. Questo significa che, ad esempio, l’acquisto del parquet e la sua posa sarà a carico di chi ci gioca? Su quell’area poi ci potrebbero essere anche delle problematiche relative ai parcheggi perché in zona non c’è molto spazio. Non è inoltre specificato chi sosterrà il costo delle tribune retrattili. Un nuovo impianto che nasce dunque con delle criticità importanti”.

“Spendiamo 5,4 milioni in più e abbattiamo un edificio. Se questo è un affare, siamo su “Scherzi a parte”. Questa non è certo una soluzione vantaggiosa – così Enrico Facoetti (Lega).

Le repliche

“L’intervento Chorus Life, approvato all’unanimità del Consiglio Comunale nel 2018 è un intervento visionario che proietta la città di Bergamo su una scala regionale e forse nazionale – così Ezio Deligios, Lista Gori -. Dopo l’accordo approvato questa sera, Bergamo avrà un nuovo palazzetto dello sport in un’area dedicata a tutte le attività sportive. Avrà una prestigiosa arena in grado di accogliere spettacoli e manifestazioni sportive di maggior rilievo in una cornice totalmente innovativa che sarà di grande appeal anche per le squadre sportive bergamasche.
In aggiunta a tutto questo Bergamo avrà anche in Chorus Line residenze universitarie per una prima concreta risposta alle esigenze degli studenti. Uno dei tanti tasselli di una visione della Bergamo futura – attrattiva e sostenibile –  che manca, da sempre, nella proposta della minoranza consigliare”.
La proposta Chorus Life può piacere o no, e sicuramente gli esiti che votiamo oggi sono diversi da quanto preventivato, ma sul piano delle infrastrutture c’è un indubbio vantaggio – così Oriana Ruzzini (APF) -.
L’arena (3500 posti) accoglierà spettacoli  che ora Bergamo non può permettersi perché priva di spazi idonei, nonché partite di alto livello, quando richiesta una capienza importante. In aggiunta c’è il nuovo palazzetto, dove le squadre bergamasche potranno giocare ed allenarsi, mentre il progetto iniziale prevedeva solo una palestra. Questo porta anche migliorie viabilistiche, al rondò delle Valli ma anche  nell’area dell’attuale palazzetto ora fortemente impattata dal traffico. Particolare anche che la minoranza critichi la volontà di realizzare appartamenti per universitari: a Milano hanno dato l’Ambrogino d’oro a Ilaria Lamera del movimento delle tende. Per tutta risposta il movimento degli studenti fuori sede ha detto: “Chiediamo una casa, ci avete dato un pezzo di carta”. A Bergamo invece si progettano soluzioni abitative concrete per gli studenti”.

“Dal punto di vista della solidità della procedura mi sembra che sia ineccepibile. O vogliamo andare avanti e dare risposte velocemente oppure ci assumiamo la responsabilità di non darle – così l’assessore Francesco Valesini -. L’accordo di programma del 2018 prevedeva 30mila metri quadri di superficie e 10mila metri quadri di arena. L’unica cosa che è cambiata rispetto a quell’accordo, votato all’unanimità, sono i 3mila metri quadri di palestra.

Ma il nuovo palazzetto chiude una vicenda lunga 25 anni, con un ritorno molto più significativo e un esborso, di 5 milioni, che pur sostanzioso, è giustificabile per l’opera in questione. Direi che ne vale la pena. Rispetto al tema del parcheggio, non si fa interrato perché aggraverebbe ulteriormente i costi. Oggi siamo di fronte a società sportive che giocano in un palazzetto vecchio che comporta costi molti alti: da lì è nata la consapevolezza che dovevamo dare una risposta e l’unica possibile era mettere in campo l’ente pubblico, in un dialogo con quello privato”.

Il sindaco Giorgio Gori: “Partendo dalla questione relativa all’allungamento dei tempi di realizzazione, io per primo mi sono impegnato a comunicare al presidente del Volley Bergamo lo slittamento della costruzione del nuovo palazzetto. La verità è che dobbiamo chiederci cosa è davvero penalizzante. La situazione era totalmente inadeguata, tant’è vero che il presidente dell’allora Foppapedretti, nel 2004, per far fronte ai disagi si era persino dichiarato disponibile a costruire un palazzetto di proprietà, una volontà ribadita nel 2011 e nel 2014 nell’allora area del Plis. Una soluzione che, però, prevedeva anche la possibilità di rendere edificabili 32mila metri quadrati di terreno.

L’arena ha preso subito la dimensione e la fattezza adatte dello spettacolo e dello sport, rilevandosi così adeguata alle esigenze della città. Abbiamo pensato che fosse opportuno che Bergamo si dotasse di una struttura votata allo sport e per questa ragione abbiamo chiesto al privato di aggiungere altre risorse per realizzare una struttura che fosse corrispondente alle esigenze raccontate dalle società sportive. Abbiamo così immaginato una realtà con una modularità differente, capace di contenere oltre 3000 posti.

E non credo che sia un sacrificio buttar giù una struttura provvisoria per costruirne una nuova, soprattutto se il privato, per andare incontro alle esigenze della città e dei suoi cittadini, da 9 milioni e mezzo di oneri, ha scelto di elargire ancora più fondi, contribuendo con 22 milioni“.

 

 

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