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Due giorni

Lovere, grande partecipazione per l’80° dell’eccidio partigiano dei 13 Martiri del 1943 fotogallery

Sabato 16 e domenica 17 dicembre, la presentazione dei diari del Partigiano Ivan Piana, ritrovati e restaurati nei mesi scorsi, e diversi momenti di commemorazione

Lovere. La due giorni di iniziative per l’80esimo dell’eccidio Partigiano dei 13 Martiri, catturati e fucilati dai fascisti nel ‘43, ha visto una straordinaria e sentita partecipazione da parte non solo della comunità dei loveresi ma di tutta la Valle Calepio.

Le iniziative, tutte a Lovere, si sono distribuite in due momenti: sabato 16 dicembre al mattino, presentazione dei diario del Partigiano Ivan Piana agli studenti e studentesse dell’istituto superiore
Ivan Piana di Lovere. I diari sono stati ritrovati fortunosamente molti mesi fa, sono stati restaurati e resi accessibili, dopo la presentazione al pubblico, sono ora esposti in modo permanente alla Biblioteca civica di Lovere. I ragazzi, un centinaio e tutti delle classi quinte, hanno manifestato grande entusiasmo per gli scritti di Piana: “sembra uno di noi”, “sembra che sia qui in persona a raccontarci”, queste alcune delle reazioni. Piana, nato nel 1924, nei suoi diari racconta i valori antifascisti e il suo impegno ma anche i suoi vissuti di ragazzo, perciò l’innamorato per una ragazza, le amicizie, gli studi, la famiglia.

Nel pomeriggio di sabato 16 gli stessi diari sono stati presentati anche alla cittadinanza con un incontro pubblico molto partecipato organizzato in collaborazione con ISREC – Istituto per la Storia
della Resistenza e dell’Età Contemporanea. Il Sindaco Alex Pennacchio ha spiegato che si sta lavorando per creare un volume che sarà presentato nel 2024.

La seconda giornata, domenica 17, è stata dedicata alla vera e propria commemorazione: prima una deposizione di corone al monumento in piazza, poi la sfilata con la banda e la conclusione al
cimitero, dove sono sepolti i 13 Martiri e un secondo monumento li ricorda.
Moltissime le persone presenti. Tra gli interventi, quelli di Tamara Ferretti, della segreteria nazionale ANPI e responsabile coordinamento donne ANPI (in sostituzione del Presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo), di Mauro Magistrati, Presidente ANPI provinciale di Bergamo, e del Sindaco di Lovere Alex Pennacchio.
Tamara Ferretti ha detto: “Questo 80esimo anniversario ha un’importanza particolare. La nascita della Resistenza rappresentò uno spartiacque nella storia d’Italia, tanti giovani e tante giovani, donne e uomini di ogni ceto sociale, di differenti condizioni economiche e differenti culture, anche politiche, si ritrovarono unite e uniti nella Lotta di Liberazione. Dobbiamo tutto a quanti hanno combattuto sacrificandosi per la nostra libertà e per la nostra democrazia, e la Memoria è un valore importante, una pietra miliare della vita delle comunità.

A quasi due anni dall’esecrabile invasione Russa dell’Ucraina – ha continuato Ferretti – non si intravedono soluzioni del conflitto, mentre solo la via negoziale potrebbe riaprire un percorso di
dialogo e di pace. Idem per la disumana tragedia che si sta consumando nella Striscia di Gaza dopo l’attentato terroristico di Hamas la cui condanna è indiscutibile.

Ma oggi serve l’immediato “cessate il fuoco” e il ripristino del diritto umanitario a salvaguardia della popolazione civile e degli ostaggi ancora prigionieri. Servono il Cessate il fuoco e la convocazione di una conferenza internazionale di pace che finalmente porti al riconoscimento di due popoli due stati”. Poi l’intervento di Mauro Magistrati: “Siamo qui per un esercizio collettivo e corale di memoria attiva, che significa trasferire l’eredità della Resistenza nella continua lotta per la democrazia e l’attuazione della Costituzione. Questa eredità deve trasferirsi nell’azione civile, nell’azione sociale, nell’azione politica, in modo che non si limiti ad essere una custodia del passato ma diventi la bussola del presente e la forza propulsiva per il futuro.

Siamo davanti ad una dilagante e generalizzata riscrittura della storia e a una vera e propria delegittimazione della ricerca storica da parte di centri del potere politico e istituzionale della destra.
C’è necessità di dar vita ad una nuova narrazione che faccia della verità storica uno strumento potente di impegno civile e di cambiamento sociale.

I Tredici Martiri di Lovere hanno saputo agire nel loro presente lottando per un futuro diverso. E dobbiamo essere grati a questi giovani morti a vent’anni per un sogno partigiano che è un insieme di valori reciprocamente connessi: Liberazione, Democrazia, Eguaglianza, Lavoro, Solidarietà, Pace”.

Poi il Sindaco di Lovere, Alex Pennacchio: “L’eccidio Partigiano del ‘43 è stata la più grande tragedia non solo per la comunità di Lovere ma per tutta la Valle Calepio. I 13 Martiri per noi sono sempre presenti, coi loro valori antifascisti e con il sacrificio fatto perché tutti noi vivessimo in libertà e democrazia. A Lovere sono intitolate a loro la piazza principale e molte vie del paese, ci
accompagnano perciò nella vita di tutti i giorni.

Grazie alla collaborazione con ANPI e con ISREC, abbiamo potuto creare due giorni di iniziative per l’80esimo dell’eccidio e presentare al pubblico i diari del Partigiano Ivan Piana, restaurati dopo il ritrovamento con un lavoro lungo e appassionato. Gli studenti dell’istituto a lui intitolato sono stati davvero toccati e hanno così dimostrato il valore che i diari hanno non solo dal punto di vista storico ma anche didattico.

Abbiamo fatto un lungo lavoro per arrivare a questo anniversario e siamo davvero soddisfatti. Ne è valsa la pena, la risposta è stata importante e continueremo a lavorare per creare iniziative sul
territorio, sia per i ragazzi delle scuole che per la cittadinanza”. Le due giornate di eventi sono state possibili grazie allo sforzo e alla collaborazione di ANPI sezione Lovere, Comune di Lovere, ISREC e Anpi provinciale Bergamo.

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