Bergamo. Domenica mattina di follia in centro città per due ventenni che minacciavano i passanti con un fucile modello carabina. In questura sono arrivate diverse segnalazioni di persone allarmate e spaventate dai due soggetti, che non è chiaro quali intenzioni avessero.
È così scattato l’allarme antiterrorismo. Sono partite tre volanti e una pattuglia della Digos alla ricerca dei due giovani, seguendo le descrizioni fornite dai cittadini. I ragazzi sono stati intercettati in via Don Luigi Palazzolo, ma alla vista degli agenti hanno reagito aggredendoli e ferendo un’ispettrice della Digos, che ha riportato traumi ad un braccio e ad una spalla. Al pronto soccorso l’hanno visitata e dimessa con una prognosi di 7 giorni.
Dopo una breve fuga a piedi i due sono stati visti introdursi nell’ex mercato ortofrutticolo di via San Giorgio, ma quando i poliziotti sono entrati uno era già scappato. L’altro è stato invece bloccato e arrestato: si tratta di A.I., diciannovenne di origine tunisina.
Scappando dalle forze dell’ordine, l’amico ha perso il cellulare e grazie a quello è stato possibile risalire alla sua identità: è un diciannovenne egiziano, ora ricercato.
Dagli accertamenti è emerso che i due, sempre in mattinata, avevano anche rubato un telefono alla Coop di via Broseta, ritrovato addosso all’arrestato. Il fucile era invece da soft-air senza tappo rosso e replicava alla perfezione un’arma vera: non poteva uccidere ma sicuramente ferire.
Entrambi senza fissa dimora, sono in Italia da pochi mesi e hanno diversi precedenti per furto, detenzione di armi e immigrazione.
A.I. lunedì mattina è stato accompagnato in tribunale: il suo arresto è stato convalidato, è stata disposta la misura dell’obbligo di firma quotidiano in questura e il processo per direttissima è stato rinviato al prossimo 29 gennaio.
commenta