Nembro. Erano circa le 2 della notte tra sabato 16 e domenica 17 dicembre quando i residenti della frazione Gavarno sono stati svegliati da un forte botto, provocato dallo schianto di una Fiat Panda nera contro un muretto lungo la via che collega la Tribulina di Scanzorosciate e Nembro.
A bordo dell’auto cinque teenager: un ragazzo di 18 e uno di 19 anni, poi tre ragazze, una 17enne e due di 18 anni. Una di loro, Sofia Bagattini, del 2005, residente ad Albano Sant’Alessandro, non è sopravvissuta al violentissimo impatto.
L’auto viaggiava su via Gavarno verso Nembro: i ragazzi si stavano dirigendo al McDonald’s quando all’improvviso il mezzo è scivolato sul ghiaccio che si era formato sull’asfalto, perdendo il controllo in un tratto contraddistinto da una doppia curva particolarmente stretta e ombreggiata, sulla quale nemmeno durante il giorno in inverno arriva il sole.
Il veicolo ha terminato la sua corsa contro il muro di cinta del perimetro delle Officine della Gavarnia, danneggiando la ringhiera e abbattendo una centralina dell’elettricità.
Un’altra auto che sopraggiungeva sul posto pochi minuti dopo ha allertato i soccorsi: sul posto sono arrivate quattro ambulanze e due automediche, i vigili del fuoco e i carabinieri del comando provinciale di Bergamo. La strada è rimasta chiusa al traffico fin dopo le 5, quando la circolazione è ripresa.
Tre giovani, i due seduti davanti e il passeggero che si trovava dietro il guidatore, sono usciti immediatamente dall’abitacolo, mentre la ragazza seduta dietro al sedile del passeggero urlava in preda al panico, incastrata tra le lamiere: le è stato estratto un corpo estraneo che si era conficcato nella sua gamba. Sofia si trovava nel posto dietro al centro, priva di sensi.
Una volta liberate dai vigili del fuoco, le due ragazze sono state affidate ai medici: la 18enne di Albano è stata sdraiata sulla barella e le hanno praticato massaggio cardiaco per diversi minuti, ma non c’è stato nulla da fare.
Gli altri giovani a bordo della Panda, che nell’impatto ha distrutto la parte anteriore, sono stati trasportati in ospedale, tra il Papa Giovanni XXIII di Bergamo e Seriate, e non sono in pericolo di vita. I ragazzi sono residenti a Scanzorosciate, paese che Sofia frequentava e nel quale aveva gran parte delle sue amicizie, ragione per la quale, con tutta probabilità, i funerali della giovane si svolgeranno nella parrocchia di Scanzorosciate.
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