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Osio sopra

Bimbi ustionati all’asilo: nessuna archiviazione per il prete e si aggiunge un quinto indagato

Il gip ha accolto la richiesta di opposizione di tre famiglie ed ha disposto un'integrazione probatoria: il pm dovrà disporre nuovi accertamenti per capire se nella scuola fossero stati accesi fuochi anche in passato

Osio Sopra. Don Luca Guerinoni, il legale rappresentante dell’asilo San Zeno di Osio Sopra, dove il 30 maggio 2022 rimasero gravemente ustionati due bimbi nel corso di un’attività di orienteering, resta tra gli indagati. Il giudice delle indagini preliminari ha infatti accolto la richiesta di opposizione all’archiviazione avanzata dalle famiglie dei due piccoli, Elisa Prandi e Alessandro Bonansinga, e quella di una terza bambina, che riportò lesioni minori.

Gli indagati salgono quindi a cinque. Perché il gip Riccardo Moreschi ha disposto, sempre su richiesta delle famiglie, che venga iscritta nel registro degli indagati anche una quinta persona, che fino ad ora era rimasta esclusa dalle indagini.

Roberto Tornicelli, il papà che materialmente spruzzò il bioetanolo sul braciere acceso provocando il ritorno di fiamma che investì i piccoli, si è fin da subito assunto le sue responsabilità ed ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato. La sua posizione verrà discussa nel mese di febbraio.

Ci sono poi la coordinatrice della scuola dell’infanzia Simonetta Nava, e la maestra della classe blu Monica Valsecchi, che invece hanno sempre dichiarato di non sapere che il papà aveva portato il braciere all’interno della scuola e che aveva intenzione di accendere un fuoco per arrostire i marshmellow. Anche se, agli atti, ci sono delle fotografie che mostrano la maestra attorno al braciere insieme a genitori e bambini.

Per don Luca Guerinoni il gip ha disposto un’integrazione probatoria, chiedendo al pubblico ministero di effettuare ulteriori indagini per sapere se, prima di quel tragico giorno, all’asilo fossero stati accesi altri fuochi. Fatto che, peraltro, secondo l’avvocato delle famiglie di Elisa e Alessandro Danilo Delia, sarebbe già emerso dagli atti d’indagine.

I Bonansinga e i Prandi avevano chiesto che venissero indagate altre tre persone, oltre alle quattro già iscritte, ma il giudice ha ritenuto di accogliere solamente una delle tre richieste. Per questa posizione verrà quindi aperto un nuovo fascicolo ma il reato rimarrà il medesimo per tutti: lesioni colpose gravi e gravissime aggravate dal fatto di averle cagionate a più persone e perché commesse in violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro e accensioni ed esplosioni pericolose.

“La decisione del gip per noi è motivo di grande soddisfazione”, ha dichiarato l’avvocato.

I due piccoli, a più di un anno e mezzo dal fatto, ora stanno un po’ meglio. Elisa, che ha trascorso 11 mesi in ospedale con ustioni sull’80 per cento del corpo, ha ripreso a frequentare la scuola materna (non la San Zeno) ma è in attesa di essere ricoverata per un ulteriore intervento piuttosto delicato che servirà ad estendere la pelle del collo e che la terrà lontano qualche tempo dai suoi nuovi amichetti.

Alessandro frequenta la prima elementare e periodicamente si sottopone a delle cure termali specifiche in Francia, purtroppo dolorose. Entrambi i bambini indossano giorno e notte delle guaine elastocompressive per proteggere le parti ustionate e cicatrizzate, non possono esporsi al sole e devono prestare molta attenzione a come si muovono.

 

elisa e alessandro
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