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La lettera

Per i bimbi massacrati a Gaza, la politica nostrana riaffermi l’articolo 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell'avvocato Laura Gargano sul massacro che ogni giorno da oltre due mesi vede vittime bimbi e famiglie palestinesi

Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’avvocato Laura Gargano sul massacro che ogni giorno da oltre due mesi vede vittime bimbi e famiglie palestinesi. 

Egregio Direttore.

Le scrivo perchè profondamente turbata dalle notizie ben riassunte dal titolo di testa de l’Avvenire di oggi 10 dicembre 2023 il quale recita “Apocalisse Gaza”.
Trattasi di un quotidiano che ha come editore la Conferenza Episcopale Italiana, che non mi pare possa essere in odore di radicalismo, antisemitismo, e tantomeno filoislamismo.

Avvenire riporta il grido di un popolo innocente prossimo allo sterminio orribile ed inutile.
Poiché non uno dei bambini e delle famiglie di civili massacrate paga colpe sue.

Mi pare urgente, in questa Seconda domenica di Avvento rimarcare allora il valore supremo della Pace.
La scelta della Pace infatti non è un vezzo per sognatori: la pace è conveniente perché implica meno dolore, meno rabbia, più sviluppo e benessere per tutti.
Questa semplice constatazione dovrebbe spingere noi tutti, laici cristiani o di altre religioni, a cambiare linguaggio e adottare una vera e propria grammatica di pace, la sola che consenta ai popoli di vivere insieme, sostenersi reciprocamente e progredire nel rispetto di tutti.

Sarebbe bello se anche la Politica nostrana lo comprendesse attuando appieno il dettato della Carta Costituzionale scritta dai nostri Padri quando e perchè avevamo ben impressa nella memoria l’abominio della guerra, una tragedia dalla quale hanno inteso sottrarci stabilendo che MAI PIÙ il popolo italiano avrebbe ritenuto le armi mezzo per risolvere i conflitti tra le nazioni.

Un’intuizione quasi poeticamente riassunta nell’art. 11 della Carta Fondamentale che così nel suo incipit recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

Grata dell’attenzione.

Avv. Laura Gargano

 

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