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Serie a

Il tacco di Muriel, estasi pura: 3-2 memorabile contro il Milan

Un successo che ci voleva e consente ai nerazzurri di rilanciarsi finalmente contro una big

Un successo che ci voleva. E serviva proprio in queste modalità, in questi termini e con queste tempistiche. Sia nell’atteggiamento nell’arco di tutta la partita, sia nell’esplosione proprio all’ultimo minuto. Serviva eccome a scacciare l’ultima indegna prova dello scorso turno di campionato e rilanciarsi anche finalmente contro una big.

Gasperini recupera all’ultimo Djimsiti e ristabilisce De Roon nel terzetto difensivo, consegnando a Pasalic le chiavi del centrocampo. Nella prima frazione di gioco, il match è pressoché equilibrato con buona intensità e occasioni da entrambe le parti: De Ketelaere decide di non siglare il più classico dei gol dell’ex sciupando l’1-0 da pochi metri, mentre Djimsiti salva sul tentativo a rete di Giroud dall’altra parte. Nel finale di tempo la sfida si infiamma decisamente con Lookman che porta avanti la Dea con un destro deviato in maniera decisiva da Tomori e il Milan che trova il pareggio allo scadere con il colpo di testa di Giroud. La rete del francese scatena le ire veementi di giocatori e intero stadio di Bergamo per via di un fallo non fischiato a Lookman dal quale è scaturito poi il corner decisivo (l’errore è totalmente imputabile all’arbitro La Penna, in quanto il Var non poteva poi in alcun modo intervenire su un’azione precedente).

L’Atalanta entra in campo bene anche nella ripresa e dopo un’occasione capitata a Pasalic, si riporta in vantaggio ancora con Lookman. I rossoneri iniziano a perdere compattezza e lasciano maggiori spazi, che la Dea però non riesce a sfruttare al meglio con inserimenti e combinazioni. Il nigeriano, dopo una splendida cavalcata di Scalvini, va ad un passo dal tris ma Maignan estrae il miracolo e tiene in vita la squadra di Pioli, che nel giro di quattro minuti infila il 2-2 con Jovic. Gasperini manda in campo Muriel e Miranchuk e ci azzecca: nonostante l’inerzia fosse tornata dalla parte meneghina, l’espulsione di Calabria nel recupero placa i rossoneri e infonde alla Dea la grinta per un rapido rush finale di fuoco in cui Muriel piazza un gol mozzafiato. Il Gewiss Stadium esplode letteralmente, Gasperini corre ad abbracciare il colombiano per una festa totale e finalmente ritrovata dopo un periodo di incertezze. Dopo la pesante sconfitta di Torino, si chiedeva all’Atalanta una reazione di carattere. E questo si è visto e andrà sicuramente mantenuto e confermato nel tempo. L’atteggiamento si è palesato anche nel fatto di aver finalmente saputo sfruttare l’inerzia favorevole, seppur ci fossero pochi minuti per farlo. Se in più circostanze (Firenze, Roma, Napoli, Udine), la squadra non era riuscita a far virare dalla propria parte la gara nonostante episodi a proprio favore, contro il Milan la Dea ha colto subito la possibilità in seguito all’espulsione di Calabria. La gara dopo il 2-2 pareva destinata a non vedere più sussulti dalla parte nerazzurra, anzi l’inerzia era tornata dal lato milanista. L’espulsione di Calabria ha raffreddato il finale agli uomini di Pioli e ha consentito alla Dea di ributtarsi avanti con maggiore convinzione. Non c’era molto tempo per farlo, eppure l’Atalanta ha tratto il massimo vantaggio da questa situazione.

Alle porte ora arriva una sfida molto strana: di fatto è inutile, in quanto qualsiasi risultato esca da Czestochowa per l’Atalanta non varierà nulla, ma può diventare molto utile per Gasperini nell’ottica di testare qualche profilo che finora o ha deluso o ha avuto poco spazio. Mandare in campo una formazione di “seconde linee” non significherà disonorare la competizione ma sarà un modo per testare molti giocatori. E se questi giocatori vogliono veramente mettersi in mostra e mettere in difficoltà il mister nelle scelte, non penseranno certo di disonorare proprio questo impegno, proprio per nulla.

TOP E FLOP

A livello di prestazioni individuali a risaltare è senza dubbio quella di Lookman, ancora una volta trascinatore qualitativo e realizzativo a cui è mancata solamente la rete della tripletta per coronare una serata fantastica. Anche De Ketelaere ha mantenuto buoni spunti, fornendo anche l’assist del momentaneo 2-1, ma pure per lui una pecca c’è eccome ed è sicuramente il gol mancato che avrebbe stappato la partita sicuramente molto prima. Chiaramente una copertina va a Luis Muriel in quanto la sua prodezza è qualcosa di magnifico, senza dimenticare l’assist dell’altro subentrato Miranchuk, il quale per di più ha anche procurato l’espulsione di Calabria. Per il resto di livello la prestazione di Koopmeiners, Scalvini è ancora disattento sul 2-2 dove di fatto compie lo stesso movimento sbagliato anche nella prima rete di Zapata di pochi giorni fa, ma nel complesso ha messo in campo determinazione e fisicità. Stoico anche Djimsiti, il quale pareva che non dovesse nemmeno toccare il campo e invece ci è rimasto per cento minuti senza per nulla disdegnare e piazzando anche un bel salvataggio iniziale su Giroud. Poco in evidenza i due esterni di fascia, mentre Pasalic ha offerto un secondo tempo decisamente migliore e più in crescendo rispetto al primo strappando ampiamente la sufficienza.

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