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Finanza & co.

I figli e la gestione del denaro

Il bambino cresce, diventa un giovane, un adolescente, un lavoratore e la sua consapevolezza e conoscenza in ambito finanziario dovrà necessariamente crescere, ma se le basi ci sono, tutto verrà naturale, rendendolo capace di prendere decisioni che saranno per lui/lei fondamentali

“I soldi sono una cosa da grandi” lo dicevano i nostri nonni ma in effetti la situazione, ancora oggi, non è molto cambiata. C’è ancora chi addirittura prova imbarazzo a parlare di denaro ai più piccoli. Nulla di più sbagliato. Il nostro compito, in qualità di adulti, è di evitare che comincino a spendere prima di avere capito come funziona il denaro.

I nostri figli si troveranno a vivere in un contesto socio-economico molto complesso ed è dunque molto importante che noi, genitori ed educatori, diamo loro le basi per riuscire a gestirsi autonomamente, anche dal punto di vista finanziario.

Nello specifico, come sono messi i ragazzi italiani? Molto male direi. Quasi il 20% degli studenti italiani infatti non ha un livello sufficiente di conoscenze finanziarie e questo si traduce nella difficoltà di compiere scelte corrette una volta diventati adulti (es. scelta del mutuo, valutazione delle condizioni di un contratto di lavoro, …).

E noi genitori? Noi educatori? Cosa possiamo fare, in concreto, per crescere questi uomini e donne del domani?
Lo vivo io con i miei figli, 12 e 8 anni. Da piccoli il loro interesse verso il denaro è alto, sta a noi riuscire a gestirlo e canalizzarlo in modo corretto, anche perché diversi studi di psicologia dimostrano che le abitudini finanziarie si apprendono nei primi anni di vita. Non esistono regole standardizzate, uguali per tutte le situazioni, ognuno deve capire – confrontandosi con il bambino – come fare a trasmettere certi concetti.

Io ho individuato sostanzialmente quattro modi per parlare di finanza ad un bambino, a seconda della sua età.

Età scuola materna
Un bellissimo gioco è quello del mercato: vari tipi di merci, un certo budget a disposizione, un’ampia scelta di prodotti da acquistare, un cassiere. È necessario “fare i conti”. Arrivare alla consapevolezza che le risorse a disposizione sono limitate e che dunque è necessario fare delle scelte.

E quando sono un po’ più grandicelli? Età scuola elementare?
Dare loro una paghetta, meglio se sempre uguale e ad intervalli regolari. Questo li aiuterà a gestire un budget. In Italia purtroppo si è abituati a comprare ai figli quello di cui hanno bisogno e solo al 35% dei quindicenni italiani viene data la paghetta rispetto al 59% di quelli dei Paesi OCSE. Sarebbe invece più utile per loro avere a disposizione una somma – anche piccola – da gestire, perché li costringerebbe a “fare i conti”.

Un altro strumento estremamente utile è il salvadanaio, in quanto li aiuta ad apprendere che il tempo è il migliore alleato del risparmio – perché è risparmiando che le piccole somme diventano grandi somme. E per spiegare loro il concetto di interesse? Avete mai pensato di dirgli: “se, anziché spenderli, mi dai una parte dei tuoi risparmi, tra due mesi io te ne restituirò di più”. Io ci ho provato con mio figlio maggiore. La prima volta non ha accettato lo scambio attesa-soddisfazione immediata, e nemmeno la seconda volta… ma alla terza volta si è fidato…e dopo due mesi è stato ricompensato. E dovevate vedere come era soddisfatto di se stesso, perché ce l’aveva fatta!

Ma, siate sinceri, anche per noi adulti spesso è molto difficile “risparmiare per obiettivi futuri”!
La difficoltà maggiore che incontro durante i primi colloqui coi nuovi clienti sta proprio nel riuscire ad individuare insieme a loro gli obiettivi e far comprendere l’importanza di pianificare, di inserire i vari progetti in orizzonti temporali differenti.

Altra “strategia” molto utile è quella di ampliare il concetto di salvadanaio. Non più un unico salvadanaio, ma più di uno, a seconda degli obiettivi – ad esempio: uno per me, uno per la mia famiglia, uno per le persone che sono meno fortunate di me e quindi potrei aiutare. Facendo così vedrete che il bambino o il ragazzo, piano piano – se sensibilizzato sul tema – suddividerà la propria paghetta nei vari salvadanai, creando vari mucchietti, che poi potrà decidere di decumulare quanto, quando e per cosa vuole.

Questo meccanismo, molto semplice, lo aiuterà a distinguere fra bisogni e desideri, a dare priorità ai primi ed a pianificare entrate ed uscite per riuscire a realizzare i secondi.
Il bambino cresce, diventa un giovane, un adolescente, un lavoratore e la sua consapevolezza e conoscenza in ambito finanziario dovrà necessariamente crescere, ma se le basi ci sono, tutto verrà
naturale, rendendolo capace di prendere decisioni che saranno per lui/lei fondamentali.

Quindi…cosa suggerirvi…aiutiamo i nostri bambini, i nostri ragazzi, i nostri nipoti a diventare degli uomini e delle donne consapevoli ed autonomi. Penso sia uno dei regali più belli che possiamo fare loro!

sofia baggi

Sofia Baggi, donna, mamma e libera professionista. Laureata in Economia e Commercio ho poi conseguito un Master in Microfinance che mi ha consentito di fare una delle esperienze più significative della mia vita: un progetto di quasi 3 mesi in Etiopia, per studiare la loro forma di microinsurance e valutare se fosse o meno sostenibile.

Dal 2005 sono Consulente Finanziario e, rendendomi conto che la richiesta più forte da parte dei miei clienti era quella di proteggere il proprio patrimonio ed i propri cari ho deciso di approfondire le mie conoscenze conseguendo un Master in Consulenza Patrimoniale con l’Università Cattolica, convinta che solo unendo più discipline (economica e giuridica) sia possibile rispondere alle esigenze di chi si affida a me. Nel 2022 ho conseguito un altro Master in ESG, perché il tema della sostenibilità, i tutte le sue sfaccettature, rappresenta il presente ma soprattutto il futuro.

Quel che più mi appassiona nella mia professione è la forte valenza sociale. Ritengo sia fondamentale per ciascuno di noi, fin da giovane, individuare i propri obiettivi abbiamo e capire come è possibile raggiungerli attraverso un’attenta pianificazione. Assegnando le corrette priorità, facendo scelte ragionate che devono poi essere monitorate nel tempo.

“Il futuro appartiene a chi crede nella bellezza dei propri sogni” (Roosvelt) – io ci credo e mi piace poter aiutare ciascuno dei miei clienti a realizzare questi sogni. Adoro leggere, viaggiare, nuotare e ascoltare musica.

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