Impresa Percassi; SMV Costruzioni; Cospe, Fast; Sercos, Edil Pietro e Ars Aedificandi: sette le aziende bergamasche presenti nella classifica delle prime 65 imprese italiane dell’edilizia privata, elaborata dalla società di ricerca Guamari.
La quinta edizione del rapporto, curato da Aldo Norsa e dedicato come le passate edizioni all’edilizia privata, prevalentemente in conto terzi ma in alcuni casi anche in conto proprio, raccoglie le prime sessantacinque imprese che nel 2022 hanno registrato un fatturato nel settore superiore ai 19 milioni di euro. Lo scorso anno erano le prime cinquantacinque con una soglia minima simile, a dimostrazione del fatto che alcune imprese sono entrate in classifica perché molto cresciute approfittando del “superbonus”.
Di ognuna di queste vengono pubblicati i principali dati di bilancio, in una serie storica quinquennale. Oltre ai numeri dell’ultimo quinquennio, vengono illustrati anche posizionamenti di mercato e strategie imprenditoriali, con l’elenco delle commesse più significative.
Il rapporto Guamari sottolinea che dall’esame dei bilanci 2022 e dalla prime indicazioni per il 2023 le maggiori imprese dell’edilizia privata mostrano un notevole stato di salute. Esso rischia, però, di non confermarsi perché quasi una decina di imprese da zero o quasi sono riuscite a imporsi sul mercato sfruttando l’occasione rappresentata dalle agevolazioni fiscali superbonus e sismabonus.
Perde una posizione rispetto alla passata edizione, passando dal quarto al quinto posto, l’Impresa Percassi, che dal luglio 2019 è interamente detenuta dalla holding Costim. Attiva esclusivamente in edilizia privata l’azienda bergamasca è sempre più competitiva nella realizzazione di smart district urbani sull’esempio del decantato Chorus-Life di Bergamo.
Al 25esimo posto troviamo la SMV Costruzioni di Telgate che ha come mercato di riferimento quello lombardo, con Milano al centro. Dai dati emerge il miglioramento dello stato patrimoniale e l’incremento delle commesse che toccano il valore massimo del quinquennio.
Scende molto in classifica, dal 21esimo al 32esimo posto, la Cospe di San Paolo d’Argon che sposta il core business dall’edilizia industriale/logistica verso la terziaria/direzionale e la residenziale. Accantonamenti prudenziali penalizzano il conto economico a fronte di un netto peggioramento dell’indebitamento finanziario.
Tra le sette imprese bergamasche in classifica fa il suo esordio la Fast, con un notevole incremento del fatturato. Il general contractor si è specializzato nella realizzazione di edifici industriali in collaborazione con società di prefabbricazione e in complessi logistici. Tuttavia, per la prima volta nel quinquennio nel 2022 calano i dati reddituali.
Al 39esimo posto la Sercos-Servizi Costruzioni, fondata nel 1986 a Martinengo, il cui nome origina dalla specializzazione nel facilities management. Sempre più conosciuta sulla piazza milanese, sta per sbarcare a Roma, forte del primato nelle ristrutturazioni. Sia il conto economico che lo stato patrimoniale sono i migliori del quinquennio.
Perde sei posizioni, collocandosi in 51esima posizione la Edil Pietro di Romano di Lombardia che opera nell’edilizia direzionale/terziaria e ha referenze di clienti di tutto rispetto tra cui una partnership con Banca Mediolanum e con la catena Burger King. Il conto economico è soddisfacente in termini di ebitda ed ebit, meno di utile netto.
Chiude la compagine bergamasca, al 52esimo posto, la Ars Aedificandi di Villa d’Adda che vanta la ristrutturazione di facciate e strutture e il restauro degli interni della milanese “Torre Velasca” per conto di Hines Italia.
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