Seriate. Lascia a dei ragazzi la libertà di esprimersi all’interno di un’azienda e ti sorprenderanno: se ne sono accorti nella mattinata di giovedì 7 dicembre all’Aesys di Seriate dove, nell’ambito dell’iniziativa Pmi Day di Confindustria Bergamo, sono state accolte due classi terze della secondaria di primo grado di Bagnatica, alle prese con la fondamentale scelta della scuola superiore.
Attraversando tutto il percorso che porta dalla progettazione alla produzione, hanno ascoltato, osservato e soprattutto capito cosa significhi lavorare all’interno di un contesto aziendale, riuscendo in poco tempo a intercettare dinamiche di pensiero e di processo che alimentano un’eccellenza del nostro territorio.
Fondata nel 1977, Aesys è leader mondiale nei sistemi di comunicazione e nelle tecnologie di visualizzazione, operando in particolare nei settori della mobilità e dei pannelli informativi: la produzione avviene tutta internamente, compresa quella delle schede elettroniche, ed è quindi al 100% Made in Italy.
Di particolare fascino per i ragazzi è stata la visita al laboratorio, dove con strumentazioni all’avanguardia e di ultima generazione vengono testati al limite delle proprie capacità tutti i prodotti: dalla visibilità alla resistenza agli agenti atmosferici, nulla è lasciato al caso e il risultato finale non ammette il minimo errore.
“Per noi lo scambio con il mondo della formazione in generale è di fondamentale importanza – sottolinea Simone Maffeis, responsabile delle Risorse Umane – Da sempre aderiamo al Pmi Day, ma sono tantissimi i momenti di confronto, in particolare con gli istituti tecnici del territorio in particolare. Abbiamo svecchiato un po’ i progetti di alternanza scuola-lavoro: a inizio anno ‘adottiamo’ una classe, per fare insieme un percorso di crescita che nelle nostre intenzioni dovrebbe sfociare in un’academy interna”.
Con oltre 400 dipendenti distribuiti su 25mila metri quadrati di capannoni tra Seriate e Brusaporto, Aesys ha logiche quasi da impresa artigiana: nessuna linea di montaggio, ma banchi di lavoro dove il singolo addetto assembla completamente a mano il prodotto, dall’inizio alla fine.
“Anche perché la maggior parte delle nostre commesse è ‘custom’ – spiega il Ceo Marco Biava – Il cliente arriva da noi con una necessità, chiedendo un prodotto ad hoc per quella specifica applicazione: e allora noi lo realizziamo su misura, cercando di soddisfare la richiesta. Il nostro ufficio tecnico impiega ore e ore sull’ingegnerizzazione, ma anche su tecnologie nuove o migliorative del prodotto esistente”.
Proprio per questa sua vocazione, l’azienda negli ultimi anni ha fatto un importante investimento su un macchinario combinato, che lavora la lamiera sia a punzone che con laser dando quindi la massima libertà e agilità nella customizzazione.
Dopo la flessione dovuta alla pandemia, pian piano i risultati stanno tornando ai livelli pre-Covid: il 2023 si chiuderà con un fatturato di oltre 50 milioni di euro, con un rapporto tra estero e Italia di 70-30 e con la divisione trasporto pubblico (autobus e ferroviario) a fare la voce grossa, con una quota del 75%.
Ma non solo: quest’anno sarà anche stabilito un nuovo record storico dell’ordinato, con un numero complessivo di commesse acquisite che si stabilirà tra i 65 e i 70 milioni. Complessivamente saranno circa 32.000 i singoli prodotti che usciranno da Aesys nel 2023, con più di 100 milioni di Led montati sulle schede.
Le commesse sono tra le più disparate, per dimensioni, quantità, valore economico e anche ambiti di installazione: tra le più grandi (e complicate) degli ultimi anni si ricordano quella arrivata dal Qatar, che ha richiesto pannelli informativi dedicati a turisti e tifosi del Mondiale di calcio 2022, e quella da Rihad, in Arabia Saudita, dove l’azienda ha spedito più di duemila display per le fermate dei bus capaci di resistere a condizioni climatiche molto stressanti, come le alte temperature o le tempeste di sabbia.
Ancor più recentemente c’è l’ordine per le autostrade inglesi di pannelli led di proporzioni enormi, che allo stesso tempo garantiscono un alto livello di efficientamento energetico. Negli ultimi cinque anni, però, è stato il settore ferroviario a registrare la maggior crescita, con commesse importanti sulle linee ad alta velocità.
Non rappresentano una fetta troppo significativa del fatturato, ma sono una bella soddisfazione per prestigio e visibilità i pannelli luminosi che l’azienda di Seriate dal 2015 fornisce a tutti i tracciati del circuito della Formula 1 per le segnalazioni delle cosiddette “bandiere elettroniche” che informano i piloti di condizioni particolari sulla pista. E sono stati proprio i piloti, insieme alla FIA, a scegliere il prodotto, indicato come il più adatto e performante. La stessa tecnologia, da un paio di stagioni, è utilizzata anche in MotoGp.
Se le richieste arrivano da tutto il mondo, dall’Europa al Medio Oriente, dagli Usa fino al Sud America e all’Oceania, anche a Bergamo e in Italia resistono solidi rapporti commerciali: “Atb è stato uno dei primissimi clienti a dare fiducia ai nostri prodotti – conclude Biava – Ma collaboriamo frequentemente anche con Autostrade per l’Italia e Rfi”.
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