Bergamo. È questione di giorni, ormai. A dirlo è Carlo Maccari, nuovo coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, politico che siede alla Camera dei Deputati alla sua prima legislatura e che, solo qualche settimana fa, ha preso il posto del Ministro Daniela Santanché. Lui che, forte della nomina voluta dalla stessa Premier Giorgia Meloni, ha il compito, insieme ai suo pari ruolo appartenenti alle altre forze di coalizione del centrodestra, di fare sintesi, individuando il candidato migliore per vincere la partita delle amministrative di Bergamo.
“Ci siamo già incontrati con Sorte e Cecchetti – racconta Maccari -, e a breve lo faremo di nuovo. L’obiettivo è arrivare ad una decisione il prima possibile, per consentire al candidato che verrà individuato tra quello proposto da Fratelli d’Italia, il civico Pezzotta, e i tre di Forza Italia, Gallone, Ceci e Saffioti, di poter cominciare a lavorare sul territorio e farlo a pieno regime. Lo dobbiamo alla città e ai suoi cittadini: Bergamo è un capoluogo importante, di grande valore, che ha tutto il diritto di veder scendere in campo la figura più autorevole per vincere questa partita”.
Maccari ha ben chiara la situazione, come del resto il da farsi: “Non abbiamo nessuna intenzione di arrivare alla scelta a pochi mesi dalla chiusura delle liste. Questa tornata è troppo importante, per via di una serie di ragioni, tra le quali l’assenza dell’attuale sindaco Gori, che ha concluso il suo ciclo con due mandati, e il consenso nazionale. Un’occasione storica, che non possiamo lasciarci sfuggire. Sono passati troppi anni dall’ultimo sindaco di centrodestra, l’ottimo Tentorio. E’ ora di tornare a riprenderci la città. Stiamo lavorando perché il centrodestra si presenti con la figura più seria e solida possibile, oltre che con una proposta concreta e credibile, rispondente delle richieste e delle esigenze del territorio e dei cittadini. Sceglieremo il profilo più forte, pur nel rispetto degli equilibri delle forze che compongono la coalizione”.
E al momento, stando al sondaggio commissionato proprio dal centrodestra alla società Swg, gli occhi sono tutti puntati su Andrea Pezzotta, avvocato penalista del foro di Bergamo, civico e senza tessera di partito in tasca. Lui, che dal test eseguito su un campione di 700 cittadini, è stato fotografato non solo come il più forte tra i “competitor” pescati nell’alveo dell’alleanza, ma anche, stando ai numeri, l’unico in grado di tallonare Elena Carnevali, candidata per il centrosinistra.
“Quel sondaggio racconta non solo della qualità dei nostri candidati, Pezzotta in primis, ma anche di un orientamento politico a favore della nostra coalizione. Sono tutti fattori molto importanti, di cui abbiamo già cominciato a discutere nelle interlocuzioni regionali e che continueremo ad approfondire nei prossimi giorni. Come ho già fatto presente, dal mio punto di vista, dobbiamo cercare di uscire dalla logica delle mere spartizioni, soprattutto quando si parla di capoluoghi importanti come Bergamo.
Non ho mai pensato, infatti, che il metodo corretto fosse legato al principio per cui chi si “accolla” il rischio politico maggiore, in questo caso la partita su Bergamo, rinunci poi, necessariamente, a presentare altre candidature. Di qualunque Comune si parli, la logica dovrà vedere in campo il candidato più forte, senza fare la conta a priori. Un pensiero che ho condiviso fin dal primo incontro al tavolo regionale e sul quale stiamo ragionando”.
Maccari spinge Fratelli d’Italia e invita la coalizione a remare dalla stessa parte per portare a casa un risultato, che come lui stesso ha ricordato, manca da dieci anni: “Siamo il primo partito in Italia, e non ci nascondiamo. Giochiamo a carte scoperte, forti dei nostri valori e delle nostre potenzialità. Abbiamo tutta l’intenzione di far vedere che ci siamo, anche e soprattutto al Nord. Corriamo per vincere e sono sicuro che Bergamo sarà un traino anche per le Europee”.
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