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Il protagonista

Atalanta, il morso dell’ex fa doppiamente male: Duvan segna e si commuove in tv

Zapata è stato decisivo per il 3-0 del Torino sulla Dea, poi non ha trattenuto le lacrime: "Sto ripagando tutti per l'amore che ricevo qui"

In una sera, contro la squadra al cui fianco ha scritto la storia, Duvan Zapata ha realizzato più gol di quanti non ne avesse segnati nel resto della stagione con la maglia del Torino: era fermo a uno, contro la Roma, la squadra che lo ha corteggiato durante l’estate prima di virare su altri obiettivi.

Torino-Atalanta era la sua partita. Almeno emotivamente. Speciale al di là di quello che sarebbe poi successo in campo, perché cinque anni, due record storici (miglior marcatore straniero e assoluto in Serie A) e un murales gigante sono merce rara per qualunque calciatore.

L’ha resa ancora più indimenticabile con una doppietta, la prima della sua stagione. Gli mancava da due anni e mezzo, da Fiorentina-Atalanta 2-3. L’ha ritrovata con un tempismo devastante, nella serata in cui di fronte non ha avuto Gianluca Scamacca, che era l’uomo chiamato a tracciare un segno di continuità nell’attacco di Gasperini. Il duello tanto atteso non c’è stato, per colpa dell’infortunio del numero 90. E così è stato il più classico dei “one man show”.

La miglior prestazione della sua stagione, quasi a volersi far rimpiangere, a voler sottolineare che quanto diceva Gasp a luglio non era proprio privo di fondamento: “È ancora un giocatore importante, ci penserei bene prima di privarmene”. Poi, si sa, certe scelte vanno fatte, pur con la consapevolezza che il rischio di rimpiangerle è enorme. Altrimenti sarebbe tutto troppo facile.

Fa comunque male, anzi, fa doppiamente male. Perché l’Atalanta è stata graffiata, morsa, ferita dal proprio passato, in una serata in cui nulla è andato per il verso giusto. Come se ci fosse un copione già scritto: doveva essere la grande notte di Duvan e così è stato. Non se l’è sentita di celebrare fino in fondo i due gol, come forse avrebbe voluto, in segno di rispetto per la Dea. A conferma di una sensibilità che ha conquistato Bergamo prima e Torino ora.

“Duvan è splendido, ha una bontà d’animo unica” ha ammessso Ivan Juric al termine della partita,”è un ragazzo a cui devi voler bene: quando è così, spesso mostra anche il grande giocatore che è. Ce lo teniamo stretto, è un ragazzo che ci può dare tantissimo: abbiamo tanta fiducia. E poi è facile da allenare, da volergli bene. Stiamo tutti imparando tanto da lui”.

E lo stesso Zapata di fronte alle telecamere non ha saputo trattenere lacrime di commozione, di gioia, quasi di liberazione per certi versi: “Sto ripagando l’amore che mi sta dando il mister da quando sono arrivato, so che ha molta fiducia in me e anche miei compagni, sto ripagando tutti quanti per l’amore che mi hanno dato sin da subito”.

 

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