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"liberi subito"

Suicidio assistito, Gori: “Si garantiscano procedure e tempi certi anche in Lombardia”

Il primo cittadino ha aderito, insieme a oltre 1.500 cittadini bergamaschi, alla campagna promossa dall’Associazione Luca Coscioni

Bergamo. La Lombardia ha da poco raggiunto la soglia delle firme necessarie per la proposta di legge regionale sul suicidio assistito: sono oltre 5.000 i cittadini lombardi che ad oggi hanno sottoscritto Liberi Subito, la proposta di legge elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria.

Tra i firmatari figura anche il nome del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e quello di oltre 1500 cittadini bergamaschi. Il primo cittadino orobico ha aderito alla campagna promossa dall’Associazione per una legge regionale che determini tempi e procedure certe sulla morte volontaria assistita. A fine gennaio è previsto il deposito della proposta di legge in Consiglio Regionale.

“Un grande grazie a Giorgio Gori, un Sindaco che sente la responsabilità di rappresentare una comunità – commenta Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni -. E sulla libertà di scelta fino alla fine della vita la gente è molto più unita e pronta di quanto non lo siano i vertici della politica nazionale”.

Sono circa 600 i bergamaschi – circa 6000 i lombardi – che da inizio 2021 hanno contattato il Numero Bianco (06 9931 3409) dell’Associazione Luca Coscioni, la prima infoline per far luce sui diritti nel fine vita coordinata da Valeria Imbrogno, compagna di Dj Fabo. Una rete di volontari distribuiti su scala nazionale fornisce informazioni su Cure palliative, testamento biologico, interruzione delle terapie, Dat, eutanasia.

“L’obiettivo della proposta è stato raggiunto grazie all’impegno dei circa 500 volontari che, non solo a Bergamo ma su tutto il territorio lombardo, hanno organizzato circa 200 tavoli fino ad oggi – aggiunge Cristiana Zerosi, coordinatrice della campagna Liberi Subito in Lombardia – . Grazie al loro fondamentale contributo il Consiglio regionale avrà l’occasione di discutere e decidere su come garantire i diritti costituzionali dei pazienti della Lombardia in materia di fine vita. Dopo il deposito delle firme previsto a fine gennaio, l’Ufficio di Presidenza dovrà deliberare sull’ammissibilità della proposta di legge. Solo dopo il parere di ammissibilità, inizierà l’iter di discussione per l’approvazione della proposta”.

 

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