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Lo spettacolo

Giorgio Pasotti incanta Calcio narrando dei fondatori della prima banca: “Esempio per i giovani d’oggi” fotogallery video

Pienone nella parrocchiale di San Vittore per il monologo dedicato ai 120 anni dell'Istituto di Credito Cooperativo dell’Oglio e del Serio: "Non c'è più la valorizzazione del bene comune come era una volta"

Calcio. “Chissà se tra cento anni la gente si ricorderà di noi…”. La miglior risposta al dubbio espresso nel 1903 da Alessandro Baruffi è arrivata venerdì sera, con la chiesa parrocchiale del suo amato paese gremita per il monologo dal titolo “Aspettando domani”, interpretato da Giorgio Pasotti.

La storia è quella di un falegname del paese della Bassa, che fu uno dei dodici coraggiosi uomini che il 16 luglio 1903 investirono due Lire di quota sociale e misero a garanzia il proprio patrimonio per fondare la Cassa Rurale di Prestiti di Calcio. Attraverso le sue parole, pronunciate alla vigilia della costituzione, i circa 600 presenti alla serata hanno scoperto le ragioni e gli ideali che spinsero Baruffi a imbarcarsi in un’impresa tanto ardita e gli innumerevoli dubbi con cui, anche a causa del legittimo timore per il futuro di moglie e dei sei figli, si trovò a fare i conti nel momento della scelta.

Nonostante tutto, però, decise di fidarsi dell’istinto e guidato dai propri ideali l’indomani, animato dal desiderio di cambiare le sorti dei suoi compaesani più poveri e strapparli da miseria e strozzini, prese coraggio e lasciò la sua firma sull’Atto Costitutivo della Cassa Rurale di Calcio, ora Banca di Credito Cooperativo dell’Oglio e del Serio dopo varie fusioni.

Un evento ideato dallo stesso istituto bancario per festeggiare i 120 anni di fondazione, andato in scena nella suggestiva cornice della parrocchiale di San Vittore, per dimensioni la seconda in Lombardia dopo il Duomo di Milano.

L’organizzazione è stata affidata a deSidera, che ha coinvolto una giovane ma promettente autrice, Carlotta Balestrieri, nella scrittura di un racconto che grazie a un accurato lavoro di ricerca ha incarnato al meglio il fatto straordinario di un gesto che ha segnato un cambio di passo nella storia della Bassa.

La colonna sonora, oltre all’introduzione del Corpo bandistico San Gottardo con l’inno di Mameli, è stata firmata dal violoncello di Daniela Savoldi, che ha ricreato sonorità ricche e piene di sfumature attraverso un uso sperimentale di consolle elettroniche.

Ma soprattutto, a incantare i presenti è stata la magistrale interpretazione dell’attore bergamasco Giorgio Pasotti: “Baruffi con il suo gesto coraggioso ha salvato la vita a molte famiglie, quindi credo vada preso come ispirazione – le parole dell’interprete – . Deve essere uno stimolo anche al giorno d’oggi a fare qualcosa per gli altri, qualcosa di importante. Sono esempi questi che valorizzano il bene comune, il mutuo sostegno, cosa che in questi tempi è venuto un po’ a mancare. Questo piccolo spettacolo che abbiamo allestito in poco tempo spero possa rendere il giusto merito a un gesto che ha un valore molto alto”, ha concluso Pasotti.

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