Quinto appuntamento con la rassegna cinematografica “Mondovisioni” curato da Internazionale. Dopo “Seven Winters in Teheran”, il documentario che mostrato il processo “farsa” a cui era stata sottoposta una giovane iraniana per aver ucciso il suo violentatore, arriva “Theatre of Violence”, la storia di Dominique, rapito da bambino dalla resistenza ugandese e in seguito diventato comandante dell’esercito. In seguito verrà sottoposto a processo dall’Aia, ma la chiave etica morale attorno alla quale ruota l’intera pellicola è la seguente: Dominique è più vittima o carnefice secondo il sistema di giustizia internazionale?.
“Si può essere allo stesso tempo vittime e carnefici? Come possiamo posizionarci di fronte a dei crimini di guerra e contro l’umanità originatisi dall’indottrinamento e dalla coercizione?. Queste sono le prime domande che il processo alla corte Internazionele di giustizia a Dominic Ongwen, bambino soldato e combattente del Lord’s Resistance Army ugandese ci suscita.
Il documentario di Lukasz Konopa ed Emil Langballe parte dalla figura che più incarna l’orrore delle guerre civili africane, il bambino soldato, per interrogarci a livello più universale sulla nostra idea di giustizia, tra responsabilità individuale e collettiva, storica e presente, tra pene punitive e rieducative”, questo il commento di Giorgio Vitali di Fridays For Future Bergamo.
Theatre of Violence, proiettato martedì 5 dicembre alle 20.45 al Cinema del Borgo, sarà presentato dai Volti dei Diritti, un progetto a cura di Club Ricreativo di Pignolo, Fridays For Future Bergamo, Bergamo Pride e Black Lives Matter Bergamo, che si pone l’obiettivo di sensibilizzare sulle tematiche dei diritti umani con un approccio intersezionale.
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