Bergamo. Hanno spaccato i finestrini di tre auto parcheggiate tra le vie Ungaretti e San Giovanni Bosco, nel quartiere di Campagnola a Bergamo, alla ricerca di qualcosa da rubare. E, quando sono stati sorpresi dalle Volanti della polizia, uno di loro ha opposto resistenza scalciando e divincolandosi. In manette per rapina impropria sono finiti tre giovani stranieri: S.S., afgano di 26 anni, S.M. di 21 anni e A.B. di 30 anni, entrambi tunisini.
Il fatto è accaduto intorno alla mezzanotte tra giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre. Il 112 è stato allertato da alcuni residenti che hanno sentito i vetri infrangersi.
Una Land Rover e una Nissan Qashqai sono state solamente danneggiate: all’interno non c’era nulla da asportare. Da una Fiat 500 X invece sono stati rubati un paio di occhiali Rayban, un accendino Zippo e due monete da 2 euro.
Quando gli agenti della polizia hanno sorpreso i tre uomini, li hanno trovati in possesso di un borsone sportivo con all’interno capi di abbigliamento da boxe e un paio di scarpe numero 44: nessuno dei tre aveva quel numero di scarpe, quindi i poliziotti hanno dedotto che appartenesse ad un’altra persona.
La borsa però non era tra gli effetti rubati dalle vetture in sosta in strada, quindi non si conosce la provenienza. E i tre, addosso, non avevano né gli occhiali, né l’accendino, né le monete.
I tre venerdì mattina sono stati accompagnati in tribunale: il pubblico ministero ha chiesto la convalida dell’arresto mentre il difensore, l’avvocato Francesco Pierotti, ha chiesto che non fosse convalidato in quanto, non avendo trovato la refurtiva nella disponibilità degli arrestati, non si configura il reato di rapina impropria.
Il giudice ha convalidato l’arresto ma ha derubricato il reato in tentata rapina impropria, ha disposto per tutti e tre la misura cautelare del divieto di dimora in Bergamo e ha rinviato l’udienza con rito direttissimo al prossimo 19 dicembre.
commenta