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Albano sant'alessandro

Spara alla festa di nascita di un bimbo: rintracciato grazie a Instagram e arrestato in Irlanda

Il fatto risalente allo scorso 10 giugno, in un presunto regolamento di conti tra gruppi rivali di nazionalità indiana

Albano Sant’Alessandro. Si sono ritrovati all’interno di un locale, tutti insieme, hanno cominciato a litigare e la discussione è degenerata al punto tale che uno dei presenti ha fatto sparato quattro colpi di pistola, dei quali uno ha colpito uno degli indiani presente nel bar. Il fatto è avvenuto lo scorso 10 giugno e ha coinvolto due gruppi di uomini di nazionalità indiana, appartenenti a gruppi rivali. Una serata che avrebbe dovuto dar luogo ai festeggiamenti per la nascita di un bimbo e alla quale avevano preso parte circa trenta indiani e che è finita quasi in tragedia dopo l’arrivo di un gruppo antagonista composto da cinque persone. Il litigio, fuori dal locale, è finito con l’esplosione di quattro colpi d’arma da fuoco, di cui tre esplosi a scopo intimidatorio al suolo mentre uno attingeva la vittima.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo e condotte dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Bergamo hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di due soggetti, presunti autori della sparatoria. Per tali motivi, il Gip del Tribunale di Bergamo, concordando con l’ipotesi investigativa formulata dalla locale Procura, emetteva nei confronti dei due presunti responsabili del tentato omicidio l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Il soggetto ritenuto responsabile di aver agevolato la condotta e rafforzato il proposito criminoso, indicando, all’esecutore materiale della sparatoria, la persona da colpire, è stato arrestato il 2 agosto scorso dai militari della Sezione Operativa e portato in carcere.

Il presunto esecutore materiale, irreperibile, era fuggito all’estero, facendo perdere le sue tracce. Monitorando il profilo social Instagram i militari della Sezione Operativa sono però riusciti a scoprire che l’uomo aveva trovato rifugio prima in Francia e poi in Inghilterra. Per questi motivi, il gip emetteva un mandato d’arresto europeo a carico dell’indiano. E il 25 novembre è stato arrestato dalla polizia irlandese a Dublino, in una struttura ospedaliera.

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