Pedrengo. Hanno nascosto la droga all’interno di un sacchetto pieno di riso. Ma il fiuto del cane antidroga Stella non è stato ingannato dall’ingegnoso nascondiglio ed ha subito segnalato lo stupefacente.
Il 27 novembre i Carabinieri della Tenenza di Seriate, coadiuvati da personale della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Bergamo, da un’unità cinofila del Nucleo Cinofili Carabinieri e da un elicottero del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Orio al Serio, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio che ha interessato i comuni di Seriate, Pedrengo e Scanzorosciate nelle ore pomeridiane, allo scopo di prevenire il fenomeno dei furti in abitazione e contrastare lo spaccio di droga.
Nell’ambito del servizio, due soggetti di origine tunisina di 33 e 23 anni, già noti alle Forze dell’Ordine, venivano notati a bordo di un’utilitaria che, con fare sospetto, si aggirava per le vie di Pedrengo. Dopo aver parcheggiato l’auto in una zona defilata, i due si sono divisi ed hanno preso direzioni opposte a piedi. I militari li hanno pedinati, tenendoli sotto controllo grazie anche all’elicottero dell’Arma. Una volta tornati alla macchina, i due tunisini sono stati fermati e controllati.
Le successive perquisizioni presso la loro abitazione a Scanzorosciate, hanno permesso di rinvenire 39 grammi di cocaina, 5 grammi di hashish, 1.439 euro in contanti suddivisi in banconote di piccolo taglio e materiale per il confezionamento. Decisivo l’intervento di Stella che ha condotto i carabinieri all’interno del bagno dell’appartamento, dov’era nascosta parte della droga.
Uno dei due soggetti, inoltre, aveva addosso le chiavi di un motorino che i militari hanno individuato nei pressi dell’abitazione e che hanno perquisito. Anche qui l’intervento di Stella è stato decisivo perché ha consentito di trovare all’interno del sellino il sacchetto di riso con 126 grammi di cocaina e diverso materiale per il confezionamento.
I due uomini sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e sono stati accompagnati nel carcere di via Gleno.
commenta