Dalmine. Manca pochissimo, ormai, al sindaco del comune bergamasco di poco meno di 25mila abitanti per coprire le caselle lasciate vuote dopo la revoca delle cariche a Gianluca Iodice, l’ormai ex vice sindaco. Un lavoro politico che il primo cittadino Francesco Bramani sta completando, cercando di tenere vivi gli equilibri della coalizione di centrodestra, la stessa che correrà, compatta, in vista delle amministrative del 2024. E se per quanto riguarda le deleghe da assessore all’Istruzione, alla Digitalizzazione e alla Cultura, il sindaco è in attesa della firma digitale di Michele Sorti, in quota a Forza Italia, ex presidente Avis e tutt’ora numero uno di Opec, l’associazione che fa capo alla realtà del commercio dalminese, diverso invece è il discorso per quella alla Comunicazione che resterà in capo a Bramani stesso.
Per quanto riguarda invece il discorso vice sindaco, la decisione è ancora da prendere. Secondo la logica politica, il vice di Bramani dovrebbe essere di nuovo in quota Forza Italia, come del resto lo era Iodice fino a prima del suo passaggio in Fratelli d’Italia. O comunque una figura indicata dagli azzurri guidati sul territorio da Umberto Valois, coordinatore provinciale del partito. E sembra che al momento il nome più accreditato, non certo disdegnato dalla Lega, sia quello di Cinzia Terzi, componente della lista civica InDalmine che oggi siede in Consiglio Comunale.
Sorti alla Cultura e Terzi come ipotesi di vice sindaco sono due elementi politici che altro non farebbero che testimoniare la volontà di FI di allargare le maglie delle alleanze e delle sinergie politiche in vista del voto dell’anno prossimo anche con chi, pur non essendo espressione diretta del partito, si avvicina per sentimento e valori alla casa dei moderati. Un lavoro cominciato sul territorio già da tempo e che ha già cominciato a dare i suoi frutti, grazie all’ingresso, ma non solo, dei componenti della lista Moratti.
Sul rimpasto di Giunta, con Sorti alla Cultura e Terzi in pole position come vice sindaco, così il coordinatore azzurro: “Abbiamo proposto questo nome al sindaco Bramani e ora attendiamo una risposta – racconta Valois -. In merito a quello di Sorti posso dire che c’è stata una grande condivisione, anche perché si tratta di un cittadino da sempre impegnato sul territorio, che si è sempre speso per la comunità, benvoluta e rispettata. Per quanto riguarda quello di Terzi la nostra è stata una scelta significativa e convinta, che va esattamente nella direzione dell’eredità che ci è stata lasciata anche dopo la scomparsa del presidente Berlusconi e per la quale il nostro coordinatore regionale Alessandro Sorte sta lavorando da tempo. Quella cioè di cercare di allargare il più possibile il nostro alveo politico, avvicinando anche forze e realtà che con noi possono condividere valori e credo. È un passo importante anche in vista della partita elettorale del prossimo anno dove, anche per quel che riguarda Dalmine, il centrodestra si presenterà ai nastri di partenza della campagna elettorale unito e compatto”.
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