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In consiglio comunale

Variazioni di Bilancio: 2 milioni e 710mila euro per l’acquisto delle Piscine Italcementi

Torna di proprietà di Palazzo Frizzoni il ramo d'azienda che fu ceduto dopo il 2018 e la minoranza chiede spiegazioni. Facoetti (Lega): "Questa retromarcia ha comportato costi che si potevano evitare"

Bergamo. Un ordine del giorno contro la violenza sulle donne presentato dalla maggioranza ma rinviato per essere condiviso con la minoranza, al fine di produrre un testo unico, ma anche una serie di variazioni di Bilancio, spiegate in aula da Sergio Gandi, vice sindaco e assessore al Bilancio, dove spicca, tra le varie voci, l’investimento, a titolo sul 2023, di 2milioni e 710mila euro per l’acquisizione del ramo d’azienda delle piscine Italcementi, passata da Bergamo Infrastrutture al Comune. Un’operazione finanziaria che non comporta un reale esborso ma che va incasellata nel testo della variazione, nella quale il Comune, socio unico della struttura, diversamente dal 2017, in cui avvenne l’esatto contrario, diminuisce il numero delle quote per tornare, di fatto, in possesso della struttura.

Oltre a questo, per rimanere sempre in tema di numeri e di conti, entrate extra tributarie che segnano un incremento di 932mila euro, con 500mila euro frutto della tassa di soggiorno, sull’onda dell’anno della Capitale della Cultura, del gettito Irpef pari a 700mila euro e le entrate tributarie che diminuiscono di 311 mila euro. Il che, tradotto, significa, meno Imu, meno multe e più entrate relative all’imposta di soggiorno. Oltre a 260mila uro di incremento sul titolo dei minori non accompagnati e investimenti pari a 56milioni per le opere pubbliche.

Il tema della violenza di genere e in particolare quello relativo al femminicidio, sull’onda di quanto accaduto a Giulia Cecchettin solo una settimana fa, risuona nell’aula del Consiglio Comunale, in occasione anche della giornata nazionale che si è tenuta sabato 25 novembre e lo fa con l’intervento della presidente del consiglio delle donne, Eleonora Zaccarelli, che nel suo discorso invita anche “l’amministrazione ad avviare l’attuazione di un “bilancio di genere” , quale strumento che consenta di analizzare e contribuire a ridurre le disuguaglianze attraverso un esercizio di trasparenza, democrazia e rendicontazione della gestione e distribuzione delle risorse pubbliche, a vantaggio dell’intera collettività. In tal modo, gli amministratori e le amministratrici possono essere maggiormente consapevoli delle conseguenze  del loro agire su donne e uomini, per poter condurre una azione politica non solo più equa, ma anche più efficace ed efficiente. Perché, solo riflettendo sulle disuguaglianze e differenze di donne e uomini, l’amministrazione comunale può intraprendere la strada che va indubbiamente verso  una società più consapevole e rispettosa della persona, che ne riequilibra l’assegnazione delle risorse, mettendo in luce le capacità di risposta  rispetto ai bisogni di donne e uomini”.

L’ordine del giorno presentato dalla maggioranza ma condiviso tardivamente con la minoranza, richiede prima una sospensiva e poi la decisione di riaggiornare il testo nella prossima seduta di consiglio comunale, quello dell’11 dicembre, per cercare di trovare una sintesi e di arrivare, così, ad un documento condiviso e votato all’unanimità. La scelta dopo le perplessità sollevate dalla consigliera della Lega Luisa Pecce e da quella di Fratelli d’Italia Ida Tentorio che ribadisce come “pur condividendo, in parte, il contenuto, serve più tempo per poter approfondire il tema e arrivare, insieme, a un ordine del giorno condiviso”.

Variazioni di Bilancio

Ad accendere la discussione e chiamare in causa la minoranza sono le variazioni di Bilancio. Così Alberto Ribolla, Lega: “I 17milioni e mezzo di disavanzo sono il peggior risultato degli ultimi anni, e ricordo che gli oneri non vanno utilizzati per coprire il disavanzo ma per finanziare opere pubbliche. Quindi, quelle esposte sono coperture formali ma non virtuose. Sul tema delle entrate tributarie, mi sembra di capire che in parte diminuiscono e in parte aumentano, come ad esempio l’Imu, anche se si registra un aumento delle imposte che i cittadini pagano, come l’Irpef che oggi si aggira attorno all’8%, uno dei tassi più alti su tutta la provincia”.

Enrico Facoetti, Lega, punta il dito sulla scelta dell’amministrazione di riacquistare le Piscine Italcementi, di proprietà fino al 2017, prima del conferimento: “Le piscine tornano in mano al Comune di Bergamo. La motivazione che ci era stata data ai tempi era quella relativa alla possibilità di facilitare l’operazione di partnership con il privato. Il tutto con atti notarili e costi. Ora si torna indietro e lo si fa senza dare grandi spiegazioni della retromarcia. Mi piacerebbe sapere le ragioni e anche i costi che il Comune lascia sul campo”.

La risposta affidata all’assessore Loredana Poli che rimanda la discussione, completa e con tanto di delibera, alla seduta di consiglio dell’11 dicembre.

 

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