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La svolta

Fratelli d’Italia, Santanché si dimette: il coordinatore regionale è Maccari. E su Bergamo si accelera

La nomina segna un cambio di passo anche nelle scelte riguardanti le spartizioni dei capoluoghi per la corsa al voto del 2024. E l'attenzione è tutta sul nome di Andrea Pezzotta

Bergamo. Fratelli d’Italia cambia il coordinatore regionale e riprendono i tavoli regionali per la scelta del candidato sindaco che correrà per Bergamo nella partita elettorale del 2024. Si dimette Daniela Santanché e lascia il posto a Carlo MaccariUna svolta, un cambio di passo che dovrebbe così mettere fine al periodo di stallo e garantire una sferzata positiva alla decisione che la città sta aspettando da tempo.

A comunicarlo è il partito stesso, con tanto di ringraziamento da parte della Premier Giorgia Meloni che non ha mancato di dar merito a Santanché per il suo operato da coordinatrice della Lombardia e augurare un buon lavoro al deputato in quota al primo partito in Italia. “Ringrazio Giorgia Meloni per la fiducia che mi ha accordato nel consentirmi di essere la portavoce a livello e, nel farlo, rimetto nelle sue mani il mandato, fiera di aver contribuito a portare il partito dal 3,6% delle Regionale del 2018 a quello del 25,18% del 2022 – ha spiegato l’attuale Ministro del Turismo -. Continuerò a lavorare per il bene del Paese e della Lombardia che rappresenta un traino a livello economico di tutta la nazione”.

Scelte politiche a parte, si tratta di un passo importante non solo per tutto il partito, ma anche per le decisioni sui temi amministrative, con il capoluogo in primis, ed Europee, volontà che ancora si fanno attendere e che ora potrebbero subìre una forte accelerata. Soprattutto in vista del tavolo regionale che anche la città di Bergamo attende con ansia da qualche mese e per il quale mancava ancora una data, lo stesso dal quale usciranno le “spartizioni” delle città, le attribuzioni politiche delle candidature e, dunque, le investiture ufficiali. Maccari, Cecchetti e Sorte si dovrebbero dunque trovare a brevissimo, per disegnare il possibile futuro politico delle città, lanciando a tutti gli effetti la campagna elettorale.

Pavia, l’ago della bilancia, ma anche Cremona e Bergamo rappresentano infatti ancora i nodi da sciogliere per i vertici di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega chiamati a sedersi attorno ad un tavolo e a decidere il da farsi.

L’augurio è che l’incontro avvenga il più presto possibile ora che il cambio a livello di nomina, che era nell’aria ormai da diverse settimane, è stato ufficializzato. E se Pavia rimarrà in quota Lega, giocando la partita nel segno della continuità con un candidato a firma Carroccio, allora quella di Bergamo potrebbe essere intestata al partito con la fiamma che ha messo sul tavolo, ufficializzandola, la disponibilità di Andrea Pezzotta, il civico proprio in quota Fratelli d’Italia.

Diversamente, se la candidatura dell’avvocato penalista non dovesse avere luogo a procedere, allora la palla sul capoluogo passerebbe a Forza Italia, con una scelta che cadrebbe su uno dei tre papabili azzurri che si sono resi disponibili fin dalla prima ora: Alessandra Gallone, Carlo Saffioti e Gianfranco Ceci. 

Certo, dal gioco degli equilibri nascerebbe non solo il disegno sulla città, ma a cascata anche il futuro delle sfide dei comuni bergamaschi sopra i 15mila abitanti (Albino, Dalmine, Seriate e Romano di Lombardia), dove la coalizione di centrodestra ha sempre espresso la volontà di correre unita e compatta.

Per il centrodestra bergamasco, dunque, il giorno della verità di avvicina, come si avvicina anche il congresso di Fratelli d’Italia: domenica 3 dicembre, la Fiera di Bergamo ospiterà la convention del primo partito in Italia dedicata al rinnovo delle cariche. E chissà che l’auspicio di Andrea Tremaglia, attuale coordinatore provinciale, di poter annunciare il candidato sindaco di Bergamo proprio in quella occasione, non si avveri.

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