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Giornata del placement

Bergamo, studenti di quinta superiore “in tour” per orientarsi tra studio, lavoro e volontariato

Bergamo. Studenti alla scoperta dei Centri per l’Impiego della Provincia di Bergamo. Con l’evento di restituzione, tenuto a fine mattina in Aula consiliare di Palazzo Frizzoni, si è conclusa oggi la Giornata del Placementun’iniziativa sperimentale realizzata dal Comune di Bergamo, con il coinvolgimento dello Spazio Informagiovani, in collaborazione con il Servizio Centri per l’Impiego della Provincia (CPI) di Bergamo e Acli Bergamo Aps. Circa 80 ragazzi delle classi di tre scuole cittadine, Istituto Natta, Istituto Vittorio Emanuele e Secco Suardo, hanno fatto un breve percorso a tappe in tre luoghi del centro città dedicati al mondo del lavoro (Spazio Informagiovani del Comune di Bergamo, ACLI, CPI della Provincia) dove hanno partecipato a focus operativi rivolti ad approfondire, anche attraverso testimonianze di chi ha già usufruito dei servizi dei tre enti, la relazione studio-lavoro/studio-volontariato.

L’obiettivo era quello di creare un confronto finalizzato alla conoscenza di quanto ogni ente possa mettere in campo rispetto al tema del placement e tornarvi magari successivamente con consapevolezza e chiarezza rispetto al proprio bisogno e alle possibilità di offerta. L’iniziativa di oggi è inserita nel Patto di comunità per le giovani generazioni e il lavoro del Comune di Bergamo nato con la finalità di dare alle ragazze e ai ragazzi più strumenti di crescita e formazione, di scelta consapevole per la costruzione di un progetto di vita che possa soddisfare chi lo porta avanti e, insieme, arricchire il capitale umano e quindi il lavoro nel nostro territorio, con una particolare attenzione alla presenza di genere nel mondo del lavoro.

 Il Patto di Comunità

Studenti alla scoperta dei Centri per l’Impiego della Provincia di Bergamo attraverso un Patto di comunità per le giovani generazioni e per il lavoro, progetto del Comune di Bergamo che ha come obiettivo generale la costruzione di una città più inclusiva con una particolare attenzione ai più giovani, prende avvio all’inizio del 2022 con la presentazione pubblica del progetto e l’adesione di tante realtà.

Tre gli obiettivi del Patto quelli della riduzione della dispersione scolastica e aumento della percezione di autoefficacia in tutto il percorso di studi, con attenzione alle differenze di genere, che risultano ancora molto rilevanti; la valorizzazione di tutti i percorsi formativi del secondo grado del sistema dell’istruzione e della formazione professionale con pari dignità, valorizzazione del sistema della formazione terziaria accanto a quella universitaria e della formazione permanente e la strutturazione di un sistema territoriale per l’orientamento, la valutazione delle competenze, le politiche attive per il lavoro in collaborazione con le parti sociali e i soggetti erogatori dei servizi. Il sistema deve essere sostenuto da specifiche azioni di osservatorio e condivisione di dati su: abbandono scolastico, NEET, andamento del mercato del lavoro con particolare riferimento all’individuazione di carenze e prospettive di espansione di ambiti specifici.

Attualmente sono 24 i soggetti differenti: Acli, Adasm, Fism Bg, Azienda Bergamasca Formazione, Bergamo Sviluppo, Cgil Bergamo, Cisl Bergamo Cfp Patronato San Vincenzo, Cfp  Scuola d’Arte Fantoni, Confcooperative Bergamo, Confindustria Bergamo, Diocesi di Bergamo, Enaip Engim Lombardia, Ente di Formazione Professionale Sacra Famiglia, Fondazione Angelo Custode – Consultorio adolescenti e giovani, Fondazione Clerici, Fondazione Istituto Sordomuti Bergamo, Istituto Statale di Istruzione Superiore Giulio Natta – Bergamo, ITS Mobilità Sostenibile, Legambiente Bergamo, Provincia di Bergamo, Scuola Edile di Bergamo, Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, Università degli Studi di Bergamo.

Tra i tanti, due, in particolare, sono i temi individuati dalla rete di soggetti come meritevoli di particolare approfondimento: la relazione tra i giovani e il valore del lavoro (per via del difficile reperimento di figure lavorative che comportino attività serali e nel weekend, fenomeno del quale è necessaria una maggiore comprensione); gli effetti della pandemia nell’ambito scolastico (a causa dell’aumento di fragilità legate al rendimento scolastico, alla frequenza e al successo scolastico in generale) con uno sguardo particolare rispetto al fenomeno sociale della dispersione scolastica e al legame tra quest’ultima e povertà educativa, condizione che porta i ragazzi a rientrare nello stato di NEET.

Da questo lavoro, ha preso il via l’Osservatorio provinciale sulla dispersione scolastica al cui sviluppo vengono dedicati incontri pubblici e focus tematici tra gli operatori centrati sul monitoraggio e sulle strategie di contrasto alla dispersione scolastica, nelle diverse sfaccettature che può assumere. Altri temi di approfondimento sono il rapporto tra i giovani e il lavoro, il ruolo delle scuole d’infanzia nella scoperta dei talenti del benessere della persona nell’inserimento scolastico, la fragilità sociale che si manifesta con il disagio giovanile. La giornata del Placement si è chiusa poi in maniera plenaria presso l’Aula consiliare del Comune di Bergamo con gli alunni, i docenti, i referenti dei differenti enti e l’Amministrazione comunale.

Nella giornata in cui si è conclusa l’esperienza che ha visto protagonisti gli studenti alla scoperta dei Centri per l’Impiego della Provincia di Bergamo sono intervenuti: Loredana Poli, Assessora alle Politiche per Giovani; Tomaso Tiraboschi, Responsabile operativo del Patto di Comunità; Giorgio Montisci e Alessandra Ciccia, Spazio Informagiovani del Comune di Bergamo; Elisabetta DonatiGaetano Aschettino e Sara Cantatore, CPI Provincia di Bergamo; Roberto Cesa e Noemi Cucinotta, ACLI; Rosy Russo, Presidente di Parole O_Stili e referente per la piattaforma MiAssumo, un’innovativa piattaforma di orientamento al lavoro anche attraverso giochi di ruolo e gamification.

I commenti

“Credo che questa città offra ai giovani molte opportunità di sviluppo delle proprie potenzialità, dei propri desideri e dei propri ideali e metta a disposizione, attraverso diverse istituzioni in rete nel Patto di Comunità, gli strumenti per compiere al meglio le scelte che riguardano il loro futuro, più o meno prossimo.

Sappiamo molto bene quanto il mercato del lavoro oggi richieda molta flessibilità; ma siamo altrettanto consapevoli che questo non debba necessariamente rappresentare una difficoltà ma, anzi, un’occasione per i nostri ragazzi di dimostrare quanto siano in grado di stare dentro al cambiamento, soprattutto se accompagnati con competenza da chi è proprio lì per affiancarli, così Loredana Poli, Assessora alle Politiche per i Giovani

“L’esperienza di oggi era sostanzialmente finalizzata a fornire una risposta alla domanda: cosa faccio dopo la maturità? Nel quadrilatero percorso nella mattinata dai tre gruppi, comprendente la sede ACLI, la sede dello Spazio Informagiovani del Comune, la Provincia e Palazzo Frizzoni, i ragazzi hanno scoperto che ci sono dei luoghi che offrono servizi di orientamento dedicati a loro. Hanno conosciuto direttamente le persone che possono accompagnarli nella scelta della strada da percorrere in futuro e nel costruire gli strumenti utili, a cominciare dal curriculum, per intraprenderla al meglio. Il Patto di Comunità ha tra i suoi obiettivi proprio quello di accompagnare i giovani ad approcciare il mondo del lavoro scoprendo e valorizzando le proprie competenze e i propri talenti. La scelta di questa Giornata, nella formula sperimentale adottata, risponde proprio all’intento di rendere i giovani protagonisti e artefici consapevoli delle scelte che andranno a compiere attraverso le opportunità che la rete delle istituzioni coinvolte offre loro – ha spiegato Tomaso Tiraboschi, Responsabile operativo del Patto di Comunità.

 “Nella giornata di oggi abbiamo presentato ai ragazzi i servizi offerti dai Centri per l’Impiego della Provincia di Bergamo che rappresentano dei punti di riferimento per l’orientamento ma anche, ed è questa la loro peculiarità, per la costruzione di un collegamento diretto con le aziende e le opportunità offerte dal mercato. Gli studenti incontrati oggi hanno attraversato un primo momento di transizione dal primo ciclo al secondo ciclo di formazione scolastica, e ne stanno per attraversare un altro che li porterà nel mondo del lavoro o di studio universitario. I Centri per l’Impiego si candidano a traghettarli in questo percorso con tutte le opportunità illustrate anche oggi.” Elisabetta Donati, Responsabile Centri per l’impiego della Provincia

 “Le Acli sono dalla parte dei ragazzi nelle scelte complesse che devono compiere, come cittadini e come futuri lavoratori. Come Associazione ci candidiamo ad essere per loro una spalla, un aiuto, sia sui temi dell’orientamento rispetto alle scelte professionali riguardanti il futuro, in sinergia con gli altri soggetti della rete, sia per le attività extra lavorative, quelle di impegno sociale, come ad esempio il servizio civile esperienza sicuramente utile anche ai fini della scoperta delle proprie aspirazioni, Roberto Cesa, Coordinatore di Acli Rete Lavoro.

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