Bergamo. Aspettano un invito a sedersi ad un tavolo, per condividere temi e linee programmatiche in vista delle amministrative del 2024. Ma se non dovesse arrivare, come allo stato attuale dei fatti, allora decideranno il da farsi, cominciando a parlarne già nella riunione di gruppo convocata per stasera (mercoledì 22 novembre) in cui Danilo Albani Rocchetti, segretario provinciale del Movimento 5 Stelle, ha chiamato a raccolta i suoi proprio per fare il punto della situazione sulla partita di Bergamo dell’anno prossimo.
Solo una settimana fa, infatti, a mezzo comunicato, il Partito Democratico rendeva nota la volontà, anche da parte delle altre forze politiche, di aver raggiunto la sintesi sul nome del candidato pronto a darsi battaglia nella campagna elettorale per la sfida a Palazzo Frizzoni. Una coalizione che aveva infatti deciso di far convergere la direttrice sul nome di Elena Carnevali, l’ex deputata votata al dopo Gori. Ma in quella lista di firmatari mancava il M5S, il che non è una novità considerato che oggi, nei banchi dell’aula consiliare, sta all’opposizione. E tal proposito, si era levata la voce di Alfredo di Sirio, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, che aveva appunto invitato i compagni di squadra ad aprire la porta anche ai sostenitori del Movimento.
Timide le reazioni dei referenti Dem del territorio, alle quali, però, come racconta Rocchetti, non è seguita nessuna presa di posizione, né in un senso né in un altro.
“Ci siamo sempre resi disponibili a sederci attorno ad un tavolo e a discutere dei temi e della Bergamo del futuro – racconta il segretario provinciale Rocchetti -. Tant’è vero che abbiamo anche avuto, prima dell’estate, alcuni incontri con l’allora segretario provinciale Davide Casati e in un passato un po’ più recente anche con l’attuale, Gabriele Giudici. Abbiamo anche partecipato al congresso provinciale del Pd. Tutto questo a dimostrazione della nostra apertura verso un’eventuale volontà di discussione, alla quale, però, non è seguita una risposta.
Il Movimento 5 Stelle non ha messo nessun veto, questo ci tengo a dirlo. Evidentemente il Partito Democratico sì. Per noi, infatti, ancora prima di conoscere il nome del loro candidato, non c’erano problemi di sorta, anche perché, tra l’altro, io non conosco personalmente Elena Carnevali. E nulla sarebbe cambiato se al suo posto ci fosse stato Sergio Gandi. Per noi l’unica cosa importante è e sarà sempre discutere dei grandi temi che riguardano la città e i cittadini, come quelli del lavoro povero, del lavoro in generale, della forbice sociale, della sostenibilità e della rigenerazione urbana nel senso più stretto del termine”.
Argomenti e prospettive da condividere: “È chiaro che servirebbe una discussione volta anche a soddisfare le esigenze e i pensieri del nostro elettorato. Se ci fosse la possibilità di creare una sintonia, è chiaro, però, che anche le nostre idee dovrebbero trovare accoglimento. Diversamente, come accade oggi, è inutile chiederci come mai siamo in opposizione e perché la sosteniamo in Consiglio. Non siamo d’accordo su alcuni punto del Pgt che troviamo un documento poco partecipato. Così come anche per scelte. Certo, correre uniti, secondo me, sarebbe la strategia elettorale migliore. Detto questo, se i veti li mettono gli altri, ne prendiamo atto e andiamo avanti”.
Stasera una riunione con all’ordine del giorno proprio un primo punto sul ruolo che il Movimento avrà rispetto alle amministrative di Bergamo: “Discuteremo sicuramente sul da farsi. E, ripeto, qualora non dovesse arrivare un invito a collaborare, valuteremo se correre con un nostro candidato o se appoggiarci alla candidatura di Francesco Macario che ha già espresso la volontà di non legarsi alla coalizione di centrosinistra”.
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