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CGIL Bergamo

La manifestazione

Venerdì 24 novembre, sciopero generale contro una legge di bilancio sbagliata

Alle un 10 corteo da piazza Pontida e un presidio davanti alla Prefettura

Otto ore di sciopero, manifestazioni in una sessantina di città, Bergamo compresa, oltre 100 presìdi in tutto il Paese contro “una legge di Bilancio sbagliata”. È la mobilitazione proclamata da CGIL e UIL per venerdì 24 novembre e che coinvolge tutti i lavoratori del settore privato, a una settimana di distanza dallo sciopero di scuola, sanità, trasporti e pubblico impiego. Proprio per il 24 novembre è prevista a Bergamo una manifestazione con presidio, che partirà da piazza Pontida (ore 10). Il corteo si dirigerà verso la sede della Prefettura dove si terrà un presidio (ore 10.45) con l’intervento conclusivo di Pino Gesmundo, segretario nazionale della CGIL.

“Se una manovra finanziaria deve raccontare i progetti che il governo ha per il Paese, possiamo dire che questo governo non sembra averne di significativi” commenta Marco Toscano, segretario generale della CGIL di Bergamo. “Manca qualsiasi idea di politica industriale, di cui avremmo invece bisogno. Negli altri Paesi europei la transizione ecologica e digitale è in cima all’agenda, in Italia non se ne parla. Questa è una manovra che sul fronte dei redditi si limita a confermare per un anno il taglio contributivo già in essere senza però prevedere nessun reale provvedimento di sostegno alla contrattazione collettiva e al rinnovo dei contratti, via principale per l’aumento dei salari. Ovviamente è assente il tema del salario minimo”.

Questi le ragioni dello sciopero:

Lavoro Aumentare stipendi e pensioni; rinnovare i contratti nazionali rafforzando il potere d’acquisto e detassando gli aumenti; abbattere i divari che colpiscono le donne.

Fisco Combattere l’evasione fiscale: basta sanatorie, basta condoni e basta premiare settori economici che presentano una propensione all’evasione fino al 70%; indicizzazione automatica all’inflazione delle detrazioni da lavoro e da pensione; promuovere un fisco progressivo: no alla Flat tax; riportare all’interno della base imponibile Irpef tutti i redditi oggi esclusi e tassati separatamente con aliquote più basse; tassare gli extraprofitti e le grandi ricchezze.

Giovani Favorire il lavoro stabile a tempo indeterminato; cancellare la precarietà; introdurre una pensione contributiva di garanzia; garantire il diritto allo studio attraverso investimenti per servizi, alloggi e borse di studio.

Pensioni Approvare una vera riforma delle pensioni, che superi la legge Monti-Fornero; garantire la piena tutela del potere d’acquisto delle pensioni in essere.

Stato Sociale Difendere e rilanciare il servizio sanitario nazionale anche aumentando i livelli salariali; approvare un piano straordinario di assunzioni nella sanità e in tutti i settori pubblici e della conoscenza; finanziare le leggi su non autosufficienza e disabilità; aumentare le risorse per il trasporto pubblico locale; rifinanziare il fondo sostegno agli affitti.

Salute e sicurezza Investire su salute e sicurezza: basta morti sul lavoro!

Politiche per l’accoglienza Abbandonare la politica securitaria a partire dalla cancellazione della legge Bossi-Fini e di tutti i recenti provvedimenti in materia di immigrazione e definire nuove politiche di accoglienza e integrazione dei cittadini migranti.

Politiche industriali Serve una nuova strategia e un nuovo intervento pubblico per affrontare le crisi vecchie e nuove, puntare sulla transizione ambientale ed energetica, riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo governando i processi di digitalizzazione, difendere e incrementare la qualità e la quantità dell’occupazione a partire dal Mezzogiorno.

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