Bergamo. Sono le noci il prodotto della settimana al mercato ortofrutticolo bergamasco. Sono ottime sia quelle piemontesi sia quelle venete, affiancate dal raccolto francese e – in quota minore – cileno.
La varietà principale si chiama Lara, che fa registrare significativi volumi e livelli qualitativi. Ci troviamo nel momento migliore per acquistare questa referenza: per la propria spesa dal fruttivendolo o dall’ambulante di fiducia si può reperire con un rapporto fra qualità e prezzo meritevole, in linea con gli standards del periodo.
Dotate di svariate proprietà per la salute e il benessere dell’organismo, contengono sali minerali come fosforo, magnesio, calcio, ferro, sodio, manganese e potassio, ma anche vitamina A, B1, B2, B3, B5, B6, C, E, K e J.
Sono ricche di zinco e rame, elementi che solitamente attingiamo dalla carne; e per questo sono molto indicate in una dieta vegetariana, mentre la presenza di vitamina E aiuta a prevenire l’invecchiamento.
Presentano, poi, un aminoacido essenziale, chiamato arginina, è prezioso in quanto alleato delle arterie; infatti, fornisce alle loro pareti il nitrossido, sostanza in grado di combattere e prevenire l’arteriosclerosi.
In cucina possono essere consumate al naturale oppure adoperate per accompagnare ottimi primi piatti, come riso e pasta oppure secondi, come filetti di manzo, maiale o tonno.
Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo, i quantitativi delle fragole risultano piuttosto limitati e questo spinge le loro quotazioni verso l’alto. Dal punto di vista geografico, spicca il raccolto della Basilicata, da sempre d’eccellenza, che ha accanto a sé buon raccolto siciliano. In virtù della poca disponibilità, al momento, la differenza di costo fra i due è minima: la merce lucana ha quotazioni leggermente superiori, mentre in genere il divario è superiore.
Si evidenzia un globale miglioramento degli agrumi. Arance e clementine provengono in gran parte dall’areale siciliano, che sta implementando la propria offerta sia in termini quantitativi sia qualitativi: considerando l’ampia gamma Made in Italy, per ora non ha quasi più senso rivolgersi a fornitori esteri (Spagna e Sudafrica).
Giungono sulla piazza i primi approvvigionamenti di kiwi nazionali. La varietà Hayward ha soprattutto origine greca, ma cominciano a esserci anche quelli italiani.
Oltre agli esemplari verdi ci sono quelli gialli (varietà Gold) e quelli rossi, molto apprezzati dalla clientela. Il prezzo varia in base al pregio, alle pezzature e al grado di selezione, dando vita a una vasta scelta.
Coesistono l’uva da tavola italiana e spagnola. La prima è giunta ormai verso il termine della campagna produttiva, mentre la seconda inizia ad affacciarsi sul Mercato con la varietà Aledo. I volumi iberici sono minori ma competitivi sia a livello di qualità sia di prezzi, che si equivalgono.
Passando al comparto orticolo, si rafforza l’offerta dei carciofi sardi accanto ai quali si trovano quelli romagnoli e pugliesi. Sono presenti tutte le varietà – con o senza spine – e il valore di mercato cambia a seconda delle pezzature, del grado qualitativo, della freschezza e della selezione.
Si annota un’elevata qualità per le lattughe e le indivie, che hanno origine in prevalenza nazionale (Emilia Romagna) o spagnola. Vale la pena di soffermarsi, inoltre, sulla produzione locale, in grado di assicurare la massima freschezza e caratteristiche organolettiche di notevole rilievo.
Sono buoni i quantitativi di fagiolini. A quelli marocchini, più economici e meno selezionati, si accosta un ottimo raccolto proveniente dalle regioni italiane meridionali.
Meritano le melanzane nazionali ed è possibile trovare anche quelle spagnole, con quotazioni inferiori a fronte di qualità differenti.
Dalla Sicilia arrivano i pomodori, con un livello qualitativo di prim’ordine. Spiccano per freschezza le varietà a grappolo, che assicurano esemplari molto buoni e belli da vedere.
Le zucche Delica provengono dal Mantovano – precisamente da Sermide – con prezzi e qualità nella media del periodo.
Per concludere, le zucchine fanno rilevare un abbondante assortimento con areali produttivi dislocati a Latina, nel Lazio, e in Sicilia. I prezzi e il pregio sono equivalenti: tutto dipende dalla pezzatura e dalla tipologia: per orientarsi sono utili i consigli del proprio fruttivendolo o ambulante di fiducia.
La ricetta
TORTA ALLE NOCI
Tratta da Il Cucchiaio d’argento.it
https://www.cucchiaio.it/ricetta/torta-alle-noci/#google_vignette
Ingredienti
Per otto persone
130 g di gherigli di noci
80 g di farina 00
100 g di burro
100 g di zucchero
2 cucchiaini di lievito per dolci
2 uova medie
Preparazione
Sgusciate le noci. Tritate le noci finemente con 30 grammi di zucchero.
Lavorate lo zucchero (70gr.) con il burro fin quando il composto non risulta cremoso. Aggiungete le uova ed infine le noci tritate.
Infine aggiungete la farina e il lievito per dolci e lavorate per almeno 5 min. fin quando il composto non risulta ben omogeneo e spumoso. Versate il tutto in uno stampo di 20cm di diametro imburrato ed infarinato. Infornate a 180° per circa 40 minuti.
Decorate la torta con le noci e servite il dolce con abbondante zucchero a velo.
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