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L'appello

Alleanza Verdi e Sinistra, un incontro per “salvare la sanità pubblica”

Lanciata un'iniziativa per fermare la privatizzazione dei servizi: il messaggio dell'alleanza

Bergamo. Un incontro in cui Alleanza Verdi e Sinistra ha lanciato un’iniziativa, provinciale e regionale, per tornare a finanziare la sanità pubblica lombarda e fermare la privatizzazione dei servizi. Un’iniziativa che l’Alleanza porterà avanti con alcune forze civiche, come Medicina Democratica e il Forum per il Diritto alla Salute, nel contesto della campagna nazionale sul diritto alla salute, intitolata ‘Fin Troppo Pazienti’ e promossa dai leader nazionali Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.

Estremamente chiaro il punto di vista dei protagonisti, ovvero Alfredo Di Sirio, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, e Oriana Ruzzini, consigliera comunale, che ha sposato lo scorso settembre la causa di Europa Verde.

“Il governo Meloni, come denuncia anche la Fondazione Gimbe, nella finanziaria, con la scusa delle liste d’attesa, elargisce fondi statali al privato. 660 milioni un finanziamento così scarso, ha detto ieri il professor Crisanti, che non servirà a nulla a ridurre le liste d’attesa.
Si è parlato della vittoria di Fontana alle Regionali anche a Nembro e Alzano epicentro del covid, nonostante la malagestione della pandemia, nonostante il fatto che le destre hanno cancellato la prevenzione e la sanità territoriale in Lombardia.
Preoccupa l’espansione incontrollata del privato accreditato, importanti risorse pubbliche vengono dirottate sulle assicurazioni e sanità pubblica tramite la defiscalizzazione. E i finanziamenti alla sanità pubblica grazie al Governo Meloni, ma anche ai governi tecnici e non solo di destra, continuano a ridursi. Siamo al 16 posto in europa, assieme alla Bielorussia.
Accanto al finanziamento, che è un tema cruciale nel breve termine, il sen. Crisanti ci invita anche a sviluppare idee, visioni a supporto della sanità pubblica. Non è solo un problema di fondi, incalza, ma anche di mancanza di idee.
Per questo Alleanza Verdi e Sinistra, lancia questa campagna, che accanto alla richiesta di un aumento dei finanziamenti chiede un vero e proprio cambio culturale per restituire dignità, sicurezza e fiducia nella nostra sanità pubblica, tanto in chi ci lavora quanto in chi deve affidarvi la propria vita o quella di una persona cara.
Intanto in Lombardia si diffondono ambulatori senza prenotazione a pagamento, per i “codici bianchi”. Si salta la fila pagando 149€, invece di investire davvero sulle case della comunità, sulla medicina generale rendendole servizi veramente accessibili.
La sanità lombarda è sempre più vicina al punto di non ritorno, troppo l’indebolimento della sanità pubblica, troppo forte la sanità accreditata. Le persone ci rimettono la salute con le liste d’attesa. Ce lo ricorda la vita di tutti i giorni, sia come pazienti che come lavoratori e lavoratrici della sanità. Ce lo ricordano le inchieste giornalistiche che raccontano lo stato in cui versano ospedali e servizi territoriali della bergamasca e della Lombardia. Ce lo ricordano fondazioni e istituti di ricerca, che da tempo lanciano allarmi inascoltati. Le destre al governo della Regione e del Paese tagliano la sanità pubblica, impedendo a tanti a tante di curarsi, mentre il diritto alla salute rischia di diventare il “privilegio” dei pochi che possono permettersi l’accesso ai servizi delle cliniche private. Le lavoratrici e i lavoratori del comparto sanitario, inoltre, ricevono stipendi bassi che impediscono di far fronte al carovita. Per invertire la rotta forze civiche e politiche hanno chiesto di dare la parola alle cittadine e ai cittadini lombardi con un referendum, ma le destre in Consiglio Regionale hanno respinto questa possibilità. Con questa iniziativa diciamo basta privatizzare la sanità, torniamo a finanziarla. Solo così possiamo dare ai cittadini e alle cittadine un servizio sanitario accessibile per tutte e tutti”.

 

Verdi Sinistra sanità

 

Intervenuti all’incontro anche il Senatore Andrea Crisanti, Donatella Albini, Angelo Barbato, Erik Molteni, e Onorio Rosati. Presente anche Marco Toscano, segretario generale della Cgil di Bergamo.

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