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Le indagini

Anziana spinta giù dalla finestra: dietro all’omicidio l’ombra della ludopatia della colf

Rosanna Aber, 77 anni, aveva scoperto l'ammanco di duemila euro che Kristina Mikalchiuk, 26enne ucraina sposata e madre di una bimba, dopo averla ammazzata aveva speso alle macchinette

Bergamo. Ci sarebbe l’ombra della ludopatia dietro all’omicidio avvenuto un anno e mezzo fa nel quartiere cittadino di Colognola. Era il 22 aprile del 2022 quando Rosanna Aber, pensionata di 77 anni, morì in circostanze anomale cadendo intorno alle 14 dalla finestra della sua camera da letto, al quarto piano di un appartamento in una palazzina al civico 1 di via Einstein.

Dopo 572 giorni e una complessa inchiesta, gli agenti della Squadra mobile di Bergamo nella mattinata di mercoledì (15 novembre) hanno arrestato Kristina Mikalchiuk, 26enne ucraina residente a Scanzorosciate, che da un paio di mesi due volte alla settimana andava a casa dell’anziana per le pulizie.

Secondo quanto ricostruito, quel giorno Rosanna Aber aveva scoperto che la domestica le aveva rubato il bancomat e l’aveva usato per prelevare duemila euro. Ne scaturì un’accesa discussione, fino alla caduta mortale provocata da una spinta.

Dopo l’omicidio la 26enne aveva subito speso il denaro andando a giocare alle macchinette. La presunta colpevole, infatti, aveva una dipendenza dal gioco d’azzardo e pare avesse una lunga lista di debiti con amici e conoscenti. Tra l’altro, era già stata licenziata da un paio di imprese di pulizie sembra proprio per questa sua patologia.

Nei giorni successivi la colf, sposata e madre di una bimba, aveva raccontato agli investigatori, coordinati dal pubblico ministero Emanuele Marchisio, che la vittima quel pomeriggio era precipitata dalla finestra in modo accidentale mentre stava pulendo i vetri. Una versione che fin da subito aveva fatto sorgere dei dubbi e che è stata poi smentita nel corso delle indagini.

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Per prima cosa le attività tecniche e scientifiche hanno portato ad appurare con certezza il furto del bancomat e il prelievo di denaro, pare non il primo. Era inoltre emerso che l’ucraina si era poi recata, come faceva spesso, in un bar di Bergamo a giocare alle video-lotterie.

È stata poi esclusa l’ipotesi del gesto volontario da parte della 77enne, che nonostante in quel periodo fosse turbata per la recente perdita del marito Giulio, non aveva mai manifestato alcuna intenzione di togliersi la vita. Anzi, proprio quel 22 aprile, poco prima di tornare a casa e scoprire l’ammanco, era stata in un’agenzia per pagare una crociera che avrebbe dovuto intraprendere a breve insieme alla sorella.

In seguito, con l’ausilio dei colleghi della Scientifica di Milano, è stata scartata anche l’ipotesi di una caduta accidentale, essendo troppo alto il parapetto della finestra.

Ci sono state poi le testimonianze di alcuni ragazzi che quel giorno erano seduti su una panchina nelle vicinanze dell’abitazione: hanno raccontato di aver sentito due donne litigare e poi di aver visto anche la caduta dell’anziana, madre di quattro figli e nonna.

Sommando tutti gli elementi raccolti, mercoledì è scattato l’arresto di Kristina Mikalchiuk, arrivata in Italia otto anni fa con i genitori, che è stata condotta nel carcere di via Gleno con l’accusa di indebito utilizzo di carta bancomat e omicidio. La donna è assistita dall’avvocato Andrea Pezzotta, che in attesa dell’interrogatorio di convalida ha preferito non commentare la vicenda.

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