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Le fabbriche pensanti

Edilizia sostenibile del futuro: Magnetti Building e il modello di “fabbrica a ciclo chiuso”

L'azienda di Carvico da anni raccoglie gli scarti di calcestruzzo che riutilizza direttamente nello stabilimento per nuove produzioni, nell'ottica di un'edificazione a spreco zero

Carvico. Il settore dell’edilizia ha da sempre un grandissimo impatto ambientale: secondo il 2022 Global Status Report for Buildings and Construction, causa il 37% delle emissioni di anidride carbonica globali ed è responsabile di oltre il 34% della domanda di energia a livello globale. Una inversione di rotta è necessaria e le aziende e i professionisti del comparto sono oggi impegnati nell’individuare nuove modalità di costruzione, in grado di tener conto fin dalle prime fasi del progetto, dell’uso di risorse naturali limitate e dell’impatto sull ambiente circostante, anche attraverso l’adozione di approcci  e soluzioni rivoluzionari.

È questo il tema approfondito nel corso del quarto e ultimo appuntamento che si è tenuto martedì pomeriggio, nella sede di Magnetti Building di Carvico, del ciclo di talk “Future Of” del progetto “Le fabbriche pensanti – Storie di Compassi d’Oro da Bergamo a Brescia”, gli eventi ideati da Dimore Design per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, per sottolineare l’incredibile vocazione innovativa di un territorio che può vantare la più alta concentrazione di Compasso d’Oro d’Italia.

Dopo aver indagato il design come mestriere collettivo, il ruolo centrale del design nei contesti industriali ed esplorato le frontiere professionali future, l’ultimo incontro sulla sosteniblità e l’innovazione da un punto di vista progettuale, si è tenuto proprio in Magnetti Building, la storica azienda di Carvico del Gruppo Grigolin, Main Partner del progetto, attiva nel settore dell’edilizia e specializzata nella costruzione di fabbricati industriali prefiniti in calcestruzzo, realtà oggi all’avanguardia nell’individuazione di soluzioni efficaci per la riduzione del proprio impatto ambientale e dello sviluppo di pratiche di business sostenibili.

Magnetti Building adotta da anni un modello di “fabbrica a ciclo chiuso”: grazie a un impianto di riciclaggio all’avanguardia, raccoglie infatti gli scarti di calcestruzzo che riutilizza direttamente nello stabilimento per nuove produzioni. L’obiettivo è dunque una edificazione “a spreco zero”, anche attraverso costanti investimenti in ricerca e sviluppo (che hanno portato recentemente all’ottenimento di ben otto certificazioni EPD- Environmental Product Declaration, tra le prime realtà del comparto in Italia) per ottenere prestazioni energetiche e strutturali estremamente efficienti, in media fino al 50% superiori rispetto ai valori standard di riferimento e che rispettano il protocollo LEED.

Protagonisti dell’evento Amelia Ercoli Finzi, ingegnere e filantropa italiana, titolare del dipartimento innovazione del Polimi, tra le personalità più importanti a livello mondiale nel campo delle scienze e tecnologie aerospaziali, consulente scientifica della NASA, dell’ASI e dell’ESA che ha regalato uno sguardo incredibile sul futuro, approfondendo il tema delle donne, dello Spazio e costruzioni del futuro, parlando dei suoi progetti più innonovativi – come gli orti sulla luna e moduli abitativi nello Spazio – e del ruolo delle donne nel mondo della ricerca e dell’università. Con Benedetta Grigolin, amministratore delegato di Magnetti Building e Sergio Signorini, Responsabile dell’innovazione in MB ad animare la tavola rotonda Daniela Cappelletti e Danilo Sergiampietri, titolari di Studio Fabrica.Eu che hannno approfondito il tema legato al percorso dal progetto alla costruzione, necessario per la sostenibilità.

Benedetta Grigolin, amministratore delegato Magnetti Building: “È un onore per noi ospitare l’ultimo appuntamento di questo ciclo di incontri pensato per raccontare la forza generativa della creatività di questo territorio che ha dato vita a innovazioni straordinarie tracciando le linee future, nel campo del design, dell’architettura e delle costruzioni. Lo stesso approccio che dobbiamo sempre più adottare anche nel campo dell’edilizia, ora che lo sforzo innovativo richiesto deve necessarimente concentrarsi sugli aspetti legati alla sostenibilità e alla riduzione dell’impatto ambientale. Ritengo che in questo campo le donne possano dare un impulso determinante in questo percorso: oggi le imprese femminili con un elevato grado di sostenibilità superano dell’8% quelle maschili, con una sensibilità spiccata soprattutto per quel che riguarda la componente ambientale. In Magnetti Building da tempo siamo impegnati in questo complesso percorso rivolto alla tracciabilità e al contenimento del nostro impatto ambientale.”

Giovanna Ricuperati, Presidente Confindustria Bergamo e AD Multi: “Sono fermamente convinta che parlare di sostenibilità oggi non sia solo sottolineare una sfera imprescindibile del fare impresa o una competenza, ma debba essere a tutti gli effetti un modo di essere, la direzione verso la quale tendere. Come Confindustria, non possiamo che impegnarci a sostenere le imprese che stanno affrontando la complessa sfida delle transizioni digitali e green in risposta all’emergenza climatica, alle richieste del mercato e alla normativa. Grazie ancora una volta a Magnetti Building per aver supportato in maniera così convinta il progetto Le fabbriche pensanti, condividendo quell’anima di eccellenza del territorio che ci ha permesso di comprenderne appieno il capitale industriale e progettuale intrinseco.

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