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La presentazione

“Il Diluvio universale” in scena al Donizetti Opera Festival 2023. Frizza: “Un capolavoro”

Per Riccardo Frizza, direttore musicale del Donizetti Opera Festival, Il Diluvio universale di Gaetano Donizetti è un’opera straordinaria. Il secondo appuntamento dei Donizetti Talk, tenuto da Livio Aragona ed Edoardo Cavalli, ha illustrato la storia e le caratteristiche dell’opera in attesa del debutto di venerdì 17 novembre

Bergamo. “Quest’opera è un prodotto straordinario, quando ho visto per la prima volta la partitura, ho pensato fosse interessante, ma poi, facendo le prove con il cast, il coro e l’orchestra ho capito che si tratta di un capolavoro”, così Riccardo Frizza, direttore musicale del Donizetti Opera Festival parla de Il diluvio universale, uno dei titoli in programma al festival 2023.

Andata in scena per la prima volta il 6 marzo del 1830 al Real Teatro di San Carlo a Napoli, l’opera ottenne un grande successo. Venerdì 17 novembre l’azione tragico-sacra debutterà al Teatro Donizetti nell’edizione curata da Edoardo Cavalli, studioso della sezione scientifica della Fondazione Teatro Donizetti.

Il nuovo allestimento, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Teatro Donizetti e la GAMeC di Bergamo per Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023, è a firma dei Masbedo, duo artistico formato da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni. Coniugando i temi drammaturgico-musicali in una visione completamente contemporanea, il duo propone una riflessione sulle questioni attualissime dell’emergenza ambientale e degli sconvolgimenti climatici.

Questo titolo rappresenta una tappa significativa nell’evoluzione creatrice di Gaetano Donizetti.  Emerge un compositore matura in grado di dar vita ad una struttura molto più complessa. “Il diluvio universale è un’opera molto corale – aggiunge Frizza – in cui emerge tutte la tecnica contrappuntistica di Donizetti.

Che il celebre musicista bergamasco fosse profondamente legato a quest’opera non è solo testimoniato dal fatto che l’intera partitura fu da lui sottoposta a una profonda revisione. Il risultato fu una seconda versione del Diluvio universale che debuttò al Carlo Felice di Genova il 17 gennaio 1834. Donizetti nutriva grande interesse per la tematica trattata, uno dei più celebri episodi narrati nell’Antico Testamento. Ma la scelta di raccontare la storia di Noè e della sua arca trova origine nella biografia del compositore che, ancora bambino, cantava nel coro di voci bianche della cappella di Santa Maria Maggiore, in città alta. Da lì il piccolo Gaetano poteva infatti ammirare l’intarsio ligneo di Giovan Francesco Capoferri raffigurante l’Arca di Noè del famoso Lorenzo Lotto e Il Diluvio universale, dipinto a olio su tela di grandi dimensioni eseguito da Pietro Liberi nel 1661 e conservato presso la Chiesa di santa Maria Maggiore.

Il cast, formato da Nahuel Di Pierro (Noè), Enea Scala (Cadmo) e Giuliana Gianfaldoni (Sela), Nicolò Donini (Jafet) e gli allievi della Bottega Donizetti 2023, avrà l’arduo compito dare nuova voce alla vicenda di Noè e della sua famiglia.

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