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Sindaco di bergamo

Centrodestra, Pezzotta a Bergamo e Gafforelli a Romano. Nel centrosinistra il civico Carretta per Carnevali

Il sì del noto avvocato penalista due settimane fa. Ora manca solo il benestare del tavolo regionale. Nel frattempo Carnevali stringe per l'accordo con l'ex consigliere di Azione e intesse alleanze con Terzo Polo e associazioni di quartiere

Bergamo. Sindaco di Bergamo, pressing su Niccolò Carretta per sostenere la corsa di Elena Carnevali. Come? Con un ruolo attivo nella partita per Palazzo Frizzoni e dunque un possibile ticket da vice sindaco che, qualora l’attuale amministrazione dovesse centrare il triplete, sotto la guida dell’ex deputata del Partito Democratico, potrebbe portare l’ex consigliere regionale di Azione a vivere l’esperienza del quinquennio fianco a fianco con Carnevali, così da creare un simposio di politica e civismo.

Una figura, quella del giovane politico bergamasco, considerata molto importante dagli addetti ai lavori della sua area, determinante soprattutto quando il discorso verte sul tema del ruolo e della portata che i voti del centro hanno rispetto alla vittoria. Nulla di nuovo, vero, ma un nodo centrale, come del resto riferì lo stesso sindaco di Bergamo Giorgio Gori in occasione del congresso provinciale del suo partito, in cui ricordò come “la riconferma passa anche e soprattutto dal civismo; le elezioni non si vincono solo col Pd, ma con il 51%. Potremmo arrivare alla metà e convincere un’altra metà. Dobbiamo avere molta lucidità, aggregando a sinistra e anche dall’altra parte. Questa è la parte che ogni volta ha cambiato direzione ed è lì che dobbiamo trovare alleati. Sto parlando del mondo del civismo”.

Il centrodestra

Centro e civismo, il focus che ormai tiene banco. Argomento che oggi è ancor più rilevante in virtù della possibilità, nel centrodestra, di candidare Andrea Pezzotta, il noto avvocato penalista della città che ha confermato la volontà di correre per la coalizione che al momento si trova all’opposizione. Un sì a ricoprire la carica di sindaco di Bergamo che è arrivato solo un paio di settimane fa, dopo un corteggiamento lungo sei mesi e orchestrato dalla storica vecchia guardia del partito. Una decisione presa dopo aver superato i dubbi che, in passato, lo avevano portato a rifiutare, interrogativi relativi anche agli impegni del prestigioso studio legale che guida insieme ai colleghi Pelillo e Mastropietro.  E ora che ad un papabile si è riusciti a dare un volto, quel che manca è solo l’investitura ufficiale che potrebbe arrivare con il responso del tavolo regionale che riunirà i vertici del triumvirato.
Una questione che ruota attorno alla “spartizione” dei capoluoghi, tra cui Bergamo, Cremona e Pavia, con quest’ultima particolarmente attenzionata da Fratelli d’Italia. Se Bergamo rimanesse fuori dalle aspirazioni del partito con la fiamma e i disegni fossero altri, in una città pressoché moderata, sembrerebbe davvero difficile il no di  Lega e Forza Italia al nome di uno stimato professionista che certo non ha appicciata l’etichetta dell’uomo di destra ma che, pescato nella società civile, troverebbe facilmente consensi anche nell’area del centro.
Gianfranco Gafforelli
Centrodestra che viaggerebbe così verso un accordo che porterebbe il Carroccio a giocare le partite di Seriate, e Dalmine da protagonista e Forza Italia invece a portare un sindaco azzurro a Romano di Lombardia.
Chi? Un candidato di peso, un volto noto della politica bergamasca, quello di Gianfranco Gafforelli: civico, moderato, vicino al Terzo Polo del comune della bassa, che nel 2019 si presentò come indipendente raccogliendo il 15% dei voti. Una figura voluta da FI ma capace di raccogliere il favore e il consenso degli alleati, sia dalle parti degli estimatori della Meloni che tra quelli del Carroccio. L’ex presidente della Provincia e ex direttore amministrativo dell’ospedale di Romano, oggi numero uno di G.Eco, carica votata anche dall’attuale primo cittadino Sebastian Nicoli, potrebbe rappresentare un vero e proprio punto di sintesi nell’area del centrodestra romanese.
Un nome forte, un avversario che potrebbe mettere in difficoltà l’attuale amministrazione uscente di centrosinistra, anche per via delle scelte fatte proprio rispetto alla sue stesse nomine, non da ultima quella dell’azienda pubblica di smaltimento dei rifiuti che gestisce l’intero territorio della bassa. Di cui Gafforelli è a capo.

Il centrosinistra, Carretta e la “nuova” Lista Gori

I movimenti non mancano, dunque, in provincia come in città, su nessuno dei due fronti, con da una parte il centrodestra in attesa solo di aprire la busta, annunciando ufficialmente la corsa di Pezzotta, e dall’altro un centrosinistra rappresentato da Carnevali che, pronti via, ha cominciato immediatamente a spendersi sul territorio per intessere quanti più legami possibili con le altre forze politiche della coalizione, con l’obiettivo, se centrato, di godere del privilegio di essere la prima donna a salire a Palazzo Frizzoni.
Nella rete di rapporti, anche la lista civica che ad oggi porta il nome dell’attuale sindaco, la Lista Gori, nella quale confluiscono una serie di figure civiche che appartengono al fare amministrativo di Bergamo e che potrebbero garantire, durante la campagna elettorale, un notevole contributo, forti della riconoscibilità costruita nel tempo e anche dal lavoro svolto. In primis l’attuale assessore ai Servizi Sociali Marcella Messina, rappresentante del welfare cittadino, insieme a Loredana Poli, in Giunta da due mandati per il settore dell’Istruzione e delle Politiche Giovanili, passando proprio per Carretta che peraltro gode di ottimi rapporti con entrambe e, più in generale, con tutta l’amministrazione vigente.
niccolò carretta
Sulla sua disponibilità ad essere della partita nessuno vuole mollare di un centimetro. A partire proprio da Carnevali, con cui l’ex consigliere regionale ha sempre avuto ottimi rapporti. E il cui tandem, se eletti, garantirà una guida politica affiancata ad una marcata espressione civica. Le aspettative su Carretta sono alte, forti anche sulla base dell’ultimo dato messo a punto nella tornata delle Regionali, con le oltre mille preferenze raccolte proprio in città. Lui non ha ancora sciolto la riserva, anche se la tentazione è forte e le competenze non gli mancano. Il nodo della questione, per la quale chi di dovere giura di darsi da fare da tempo, è la possibilità di trovare una sintesi tra lavoro (oggi svolge la professione di ingegnere a Milano), famiglia (è appena diventato papà di due gemelli) e l’impegno politico. 
L’intento e le volontà di Carnevali non si fermano certo qui. Lo sguardo è lungo e, come qualcuno ha ricordato anche in occasione dell’assemblea cittadina in cui si annunciò il ritiro dalla partita del vice sindaco Sergio Gandi e, contemporaneamente, la sua investitura ufficiale, l’intenzione dell’ex assessore ai Servizi Sociali, sarà quella di “andare a pescare fino all’ultimo voto possibile”.
Un impegno che dalle parole è già diventato fatto, tanto che la candidata sembrerebbe aver preso accordi con parecchie associazioni presenti sul territorio, realtà legate ai quartieri, con lo scopo di creare il maggior bacino possibile di elettorato. In questo contano e aiutano molto anche la sua storia personale, politica e amministrativa, grazie a molteplici legami costruiti negli anni e oggi più che mai rinsaldati. Senza dimenticare, poi, la porta aperta del Terzo Polo.
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