Sindaco di Bergamo, e se il candidato civico di Fratelli d’Italia fosse Andrea Pezzotta?

Bergamo. E se davvero il candidato civico di Fratelli d’Italia fosse Andrea Pezzotta? Se fosse lui il “sì convinto” che Andrea Tremaglia, coordinatore provinciale del partito numero uno a livello nazionale, ha segnalato alla sua referente regionale Daniela Santanché? Sono ormai mesi che il toto nome sul papabile candidato della coalizione di centrodestra impazza, rimbalzando tra  figure civiche a politiche. Un rebus che al momento non ha ancora trovato una soluzione, quella che tutti stanno aspettando, la stessa che dovrebbe essere pronunciata dal tanto atteso tavolo regionale a cui saranno chiamati a sedersi i vertici dei partiti, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. E mentre il responso si fa attendere, qualcosa comincia a trapelare.

Perché? Perché tra i nomi del “pizzino” consegnato a chi di dovere dal deputato bergamasco sembra farsi sempre più strada quello di Andrea Pezzotta, noto e stimato avvocato penalista della città, più volte corteggiato.

Un professionista serio e preparato, a cui certo non manca la passione per la politica, tanto da aver già maturato un’esperienza da assessore all’Urbanistica nell’era Tentorio. E che anche nella scorsa tornata elettorale, quella del 2019 che vide poi prendere il largo la candidatura di Giacomo Stucchi, era stato lungamente ricercato proprio dalla Lega, il partito, tra i tre, chiamato a fare il nome del concorrente per la poltrona di primo cittadino in virtù dell’allora oltre 30% dei consensi nel Paese.

Ma in quell’occasione, nonostante la lusinga, l’avvocato, pur ringraziando, rispedì al mittente la proposta, adducendo una serie di motivazioni importanti riferite al suo fondamentale ruolo nello studio legale che porta il suo nome.

Un nome però che non ha mai abbandonato la scena, ma che torna e ritorna, sul quale anche Fratelli d’Italia non ha mai fatto mistero di puntare. Da mesi, infatti, i rumors raccontano degli altolocati rappresentanti del partito con la fiamma impegnati non solo nella ricerca di un nome credibile e spendibile, ma anche vincente. E i riflettori, gira che ti rigira, sono sempre stati puntati su di lui, anche per via anche della pluriennale amicizia che lega lo stimato professionista ad alcuni dei volti che hanno fatto la storia del centrodestra bergamasco.

Ora, tra di loro, c’è chi giura che quel “no, grazie” fatto credere ai più fino a l’altro giorno, si sia trasformato in un “sì convinto”. O meglio, che quel diniego fosse solo una forma di tutela rispetto alla sua figura, come del resto ha dichiarato a più riprese lo stesso Tremaglia, riferendo che la ritrosia sulla narrazione della possibile candidatura fosse proprio una maniera per preservare il nome di un civico pronto a mettersi in gioco per la sua città.

E se così fosse, altro non sarebbe che che la massima volontà da parte di FdI di intestarsi la battaglia su Bergamo, nel contesto della spartizione dei capoluoghi che vede la città protagonista insieme a Pavia e a Cremona, con Pezzotta chiamato a correre per Palazzo Frizzoni contro la già scelta rappresentante del centrosinistra Elena Carnevali.

Un disegno che, come più volte ripetuto, porterebbe la Lega ad avere un ruolo da protagonista nell’elezione della Provincia e dei Comuni sopra i 15mila abitanti Dalmine, Albino e Seriate e a Forza Italia a correre per Romano di Lombardia.