Nonostante il trend continui ad essere positivo, sul territorio nazionale rallenta la risalita dei nuovi casi di Covid-19. Nella provincia di Bergamo prosegue l’incremento dei nuovi casi certificati: sono infatti 2.838 i contagiati nel mese di ottobre 2023, contro i 2.267 del mese precedente.
L’indice di contagio ogni 100 mila abitanti si alza dal valore di 52 rilevato a settembre al 62 attuale: nella Bergamasca sono 8 i decessi causati dal virus registrati lo scorso mese.
Osservando i dati regionali, in Lombardia nell’ultimo mese sono stato registrati 34.141 casi di Covid-19, in crescita rispetto a settembre, quando erano stati 28.666. 230 i decessi, in netto aumento rispetto ai 100 dei trenta giorni precedenti. Anche i ricoverati con sintomi sono notevolmente aumentati, passando da 220 a 343, mentre passano da 4 a 9 i pazienti in terapia intensiva. Il tasso di occupazione nei reparti Covid è del 11%; quello in T.I. è allo 0,8%.
In tutta la penisola nel mese di ottobre il totale dei contagi è passato da 141.837 a 147.532, con un incremento di soli 5.695 contagi certificati. Il numero di tamponi effettuati nella penisola si attesta poco sopra il milione, un dato che risulta essere insufficiente per avere un report realistico degli effettivi contagiati e per effettuare un corretto contact tracing, ovvero l’attività di ricerca e gestione dei contatti di un caso confermato Covid. Numerosi contagiati, come alcuni studi confermerebbero, convivono con i sintomi, senza effettuare un tampone che certifichi l’infezione del virus.
Il tasso di positività sul territorio nazionale è tuttavia diminuito fino a raggiungere la quota del 12,5%, inferiore alla rilevazione di settembre che lo aveva attestato al 15,4%. In Italia ad ottobre sono stati in totale 692 i decessi dovuti al Covid, in aumento rispetto ai 504 del dato precedente.
A crescere sono i ricoveri Covid negli appositi reparti e in quelli di terapia intensiva, dove il numero dei pazienti è ora di 111 (erano 82). Sono 3.546 i pazienti Covid, rispetto ai 2.734 nel mese precedente. L’occupazione dei posti letto si attesta al 5,3%, mentre quello relativo alle Terapie Intensive sale dallo 0,8% all’ 1,2%. Scende invece l’indice Rt, ora a 0,83 e l’indice di contagio ogni 100 mila abitanti (da 64 a 60).
A rimanere dominante nella penisola italiana la variante Eris. In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen, nelle ultime settimane di campionamento consolidate (dati risalenti al 16 ottobre), si osserva una co-circolazione di ceppi virali ricombinanti Omicron riconducibili a Xbb. Tra questi, in accordo con quanto osservato in diversi Paesi, la variante d’interesse Eg.5, ed in particolare Eg.5.1.1, si conferma predominante.
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