La Cassazione ha accolto il ricorso dell’Associazione Musulmani di Bergamo contro la decisione della Corte d’Appello di Brescia che per un cavillo giuridico, se così si può definire, aveva restituito la chiesetta degli ex ospedali Riuniti a Regione Lombardia.
“Si tratta di cassazione con rinvio, quindi si terrà un nuovo giudizio avanti la Corte d’Appello” spiega l’avvocato dell’associazione Andrea Di Lascio. Di fatto, la chiesetta della discordia era tornata in mano alla Regione il 23 febbraio 2022, quando i giudici bresciani ribaltarono la sentenza di primo grado pronunciata in sede civile dal tribunale di Bergamo, che dava ragione alla comunità islamica secondo la quale Regione Lombardia si era comportata in modo discriminatorio, riacquistando un bene che voleva vendere soltanto perché – è la convinzione degli islamici – non gli andava a genio chi quel bene se l’era aggiudicato.
La Regione, dopo l’asta vinta dai musulmani, aveva esercitato il diritto di prelazione sull’immobile. Di fronte alla sentenza sfavorevole del giudice civile, il Pirellone aveva annunciato il ricorso (poi accolto) dalla Corte d’Appello, secondo la quale il giudice di primo grado non poteva revocare la prelazione perché non rientrava nei suoi poteri revocare un atto amministrativo di quel tipo. Una questione meramente tecnica, insomma. Ora un nuovo capitolo si profila all’orizzonte, in una battaglia legale che si sta giocando su più fronti.
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