Archiviato il beffardo pareggio di Graz, l’Atalanta si rituffa sull’obiettivo campionato in vista del primo Monday Night della sua stagione. I nerazzurri, infatti, saranno impegnati domani (lunedì 30 ottobre) al Castellani contro l’Empoli nell’incrocio valevole per la decima giornata del campionato di Serie A.
Un’occasione importante per rimanere saldamente agganciati al treno che conduce verso l’Europa, nonostante un impegno che di insidie ne porta in dote parecchie. Su tutte quella che di nome fa Nicolò Cambiaghi, ex di turno insieme a Etrit Berisha e Alberto Grassi, ma di fatto ancora di proprietà nerazzurra.
Proprio così, perché fino alle battute conclusive della sessione estiva di calciomercato, l’attaccante classe 2000 era ancora a tutti gli effetti un giocatore dell’Atalanta. Il suo futuro, infatti, è stato oggetto di profonde riflessioni in casa Atalanta che – dopo una stagione in prestito ampiamente positiva proprio con la maglia dei toscani – hanno visto il club orobico trovarsi di fronte ad un bivio.
Puntare sull’attaccante brianzolo, ritagliandogli finalmente spazio in prima squadra, oppure scegliere, ancora una volta, un percorso differente e di conseguenza lontano da Bergamo? Gasperini e il suo staff, alla fine, hanno optato per la seconda soluzione perfezionando il suo ‘nuovo’ trasferimento in prestito a Empoli del calciatore che compirà 23 anni il prossimo 28 dicembre.
Si è scelto dunque di battere il percorso della continuità insieme alla società che l’ha fatto debuttare in Serie A con la quale ha segnato 6 gol nell’ultimo campionato, a cui si è anche aggiunto uno squillo in Coppa Italia. Gioie personali che nell’annata sportiva corrente Cambiaghi non è ancora riuscito a trovare.
Hanno influito, evidentemente, le enormi difficoltà riscontrate dall’Empoli in questa prima parte di stagione, scandita dall’esonero di Paolo Zanetti e dal ritorno al timone di Aurelio Andreazzoli, ma la stretta attualità parla di un giocatore ancora a secco sia in termini di reti che di assistenze.
Cambiaghi, in questo spicchio iniziale di stagione, ha saltato la prima giornata di campionato causa squalifica, mentre nelle successive otto uscite ha giocato cinque volte da titolare e tre da subentrato. Contro l’Atalanta è lui il candidato numero uno per affiancare Caputo nel tandem d’attacco, ovviamente con la legittima ambizione di provare a far valere la dura legge dell’ex. Lui ci spera, mentre sul fronte Dea servirà tenere alta la guardia.
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